Italia e Estero

Alla scoperta del Vallo di Adriano: seconda tappa

Colazioni abbondanti, colleghi universitari e profumo di camomilla nei campi: il secondo giorno del percorso di archeotrekking
  • Alla scoperta del Vallo di Adriano: la seconda tappa
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In viaggio da Brescia alla scoperta del Vallo di Adriano: ecco la seconda tappa del percorso di archeotrekking intrapreso da cinque studenti dell'Università Cattolica di Brescia.

Giorno 2 

"English breakfast: salsicce, pomodori, pane e burro, funghi, uova e bacon. Un must da queste parti. Il must. In verità il modo migliore per iniziare una giornata con una botta di energie e il piede giusto per iniziare ad affrontare il nostro cammino. 

Solitamente si inizia da Wallsend, dove abbiamo alloggiato, ma il sentimento comune è quello di vivere l'esperienza del Coast-to-coast appieno, quindi decidiamo di iniziare da South Shield, precisamente presso l'antica Arbeia, porto per gli approvvigionamenti di tutte le truppe del Vallo, alla foce del fiume Tyne. 

Socializziamo con dei colleghi dell'Università di Monaco di Baviera, anche se ormai loro studenti all'università della terza età. È interessante che nonostante la diversa età, nonostante il diverso punto di vista culturale, ci siamo tutti spinti qui, tra Scozia ed Inghilterra, per scoprire le meraviglie di questo itinerario. 

Ci trasferiamo a Segedunumu, ufficiale inizio dell'Hadrian's wall path, il sentiero del Vallo di Adriano, e qui riceviamo il nostro passaporto con il primo timbro: ce ne mancano sette e la voglia di apporli tutti è davvero tanta. Il cammino è iniziato, davvero, e dal sobborgo cittadino di Newcastle ci troviamo a costeggiare il corso del fiume Tyne fino a giungere ai piedi di Heddon on the Wall, secondo nostro attracco. 

Qui, dopo aver attraversato un campo di ravizzola e aver risalito la collina, inondati dal profumo della camomilla, giungiamo nel nostro albergo, proprio all'interno di una fattoria, a coccolarci cagnolini e cavalli incuranti della stanchezza. 

La pancia gorgoglia e va riempita, ma prima vanno curate le prime vesciche: la durezza del cammino è innegabile, ma la sua bellezza, i paesaggi, i profumi, le sensazioni, i discorsi, le confidenze, non fanno altro che ripagare piccole e insignificanti sofferenze. Il brindisi in un pub tradizionale, come ieri sera: alle nostre vesciche,e a quello che ci spetterà domani".

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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