Alla Risiera di San Sabba la cerimonia per Giorno Memoria
TRIESTE, 27 GEN - Con la deposizione di una corona d'alloro davanti alla lapide in memoria delle vittime è iniziata nel cortile del monumento nazionale della Risiera di San Sabba, unico campo di concentramento nazista in Italia, la cerimonia di commemorazione della Giornata della memoria, fulcro delle celebrazioni promosse dal Comune di Trieste in occasione dell'80/o anniversario della liberazione del lager di Auschwitz. Ad accompagnare la corona, il prefetto di Trieste, Pietro Signoriello, il presidente del Friuli Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga, e il sindaco di Trieste, Roberto Dipiazza, e altre autorità locali. Di lato sono schierati i gonfaloni della città di Trieste e Muggia, decorate rispettivamente con la medaglia d'oro e la medaglia d'argento al valor militare, della Regione Friuli Venezia Giulia, dei Comuni di Duino Aurisina e di San Dorligo della Valle. Sono presenti autorità civili e religiose delle diverse confessioni; e ancora i rappresentanti e i labari di vari gruppi ed enti, delle associazioni dei deportati e perseguitati politici antifascisti, dei partigiani, dei volontari della libertà, dei caduti; delle associazioni combattentistiche e d'arma e del comitato internazionale del lager nazista della Risiera di San Sabba. "La memoria - ha affermato il sindaco di Trieste, Roberto Dipiazza - non è un semplice esercizio intellettuale; è un atto di resistenza contro l'oblio. In un'epoca in cui il revisionismo storico e la disinformazione sembrano guadagnare terreno, ricordare diventa un dovere civile e morale. Ricordare l'Olocausto non è solo un atto di rispetto verso le vittime di quel periodo, ma anche una chiamata all'azione. È un invito a combattere ogni forma di odio, razzismo e antisemitismo che ancora oggi trovano spazio nelle nostre società. Le lezioni del passato non devono restare confinate nei libri di storia, ma devono guidare le nostre scelte quotidiane. Purtroppo i fatti contingenti ci dimostrano che abbiamo ancora del cammino da fare in questa direzione. Il Giorno della Memoria ci ricorda che il silenzio è complice e che ogni voce può fare la differenza".
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