Alla maturità tornano gli scritti con Pascoli, Verga e l'ambiente

Ormai è iniziata per i 9mila maturandi bresciani la prova che li getta nell'età adulta.
Non solo la siccità è d'attualità per quanto riguarda l'agricoltura e i conseguenti problemi sulla nostra quotidianità: i cambiamenti climatici sono infatti tra le tracce uscite stamattina per la prima prova dell'esame di maturità che dopo due anni è tornato come prima del Covid. Con gli scritti.
I maturandi lavorano su comprensione, analisi e interpretazione della poesia «La via ferrata» di Giovanni Pascoli o sulla novella «Nedda» di Verga. Tra gli altri temi da trattare la musicolfilia: si chiede anche un ragionamento sul potere che la musica esercita sugli esseri umani. E a pandemia entra nell'esame grazie alla tipologia C: ai maturandi è stato infatti proposto un testo tratto da Luigi Ferrajoli «Perchè una Costituzione della Terra?».
Per l'analisi di un testo argomentativo «La sola colpa di essere nati» di Gherardo Colombo e Liliana Segre.
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