Alarm Phone: migranti alla deriva nel Mediterraneo
Due imbarcazioni sono alla deriva nel Mediterraneo, una delle quali con molti bambini a bordo. Lo segnala Alarm Phone.
Una dei due mezzi, che sta trasportando 68 persone, si trova in zona Sar di Malta ed è quella sulla quale sono presenti i bimbi. «Hanno problemi di motore e affrontano forti venti e mare mosso... serve un intervento urgente», scrive Alarm Phone in un tweet dicendo che si tratta di persone in fuga dalla Libia.
In un altro tweet si parla di 60 vite a rischio imminente nel Mediterraneo centrale: sono persone a bordo di un gommone che si sta sgonfiando e imbarca acqua.
Un aereo «che indentifichiamo come Frontex» sta sorvolando l'imbarcazione che ha a bordo 68 persone, scrive in uno nuovo tweet Alarm Phone, che descrive i naufraghi come esausti e «alla deriva tra onde alte» e aggiunge: «Le persone a bordo chiedono perché l'Europa le guarda solamente dall'alto ma non le soccorre da più di un giorno».
🆘 nella SAR di #Malta!
— Alarm Phone (@alarm_phone) October 24, 2021
Siamo in contatto con 68 persone, tra cui molti bimbi, in pericolo e in fuga dalla #Libia. Autorità allertate 15h fa! Hanno problemi col motore e ci sono vento forte e mare duro. Chiediamo alle autorità europee di rispettare il loro dovere di soccorso! pic.twitter.com/Z01h1aZycX
Intanto Medici senza frontiere riferisce che ieri sera c'è stato un quarto salvataggio a bordo della GeoBarents: soccorse 95 persone che stavano per essere intercettate dalla Guardia costiera libica «e costrette a tornare alla violenza, agli abusi e allo sfruttamento in Libia».
«Occorre porre fine al ritorno dei migranti in Paesi non sicuri e dare priorità al soccorso di vite umane in mare con dispositivi di salvataggio e di sbarco prevedibile - ha detto il l Papa all'Angelus per i migranti che partono dalla Libia e spesso non trovano accoglienza.Il Papa chiede alla comunità internazionale di impegnarsi per garantire ai migranti «condizioni di vita degne, alternative alla detenzione, percorsi regolari di immigrazione e accesso alle procedure di asilo. Sentiamoci tutti responsabili di questi nostri fratelli e sorelle che da troppi anni sono vittime di questa gravissima situazione e preghiamo insieme per loro in silenzio».
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