Al Quarticciolo ancora rivolta contro le forze dell'ordine
![La squadra mobile di Ragusa, i Carabinieri di Modica e la Guardia di Finanza di Pozzallo hanno arrestato 14 tunisini accusati di aver creato disordini ieri nel centro di accoglienza a Pozzallo (Rg). Gli indagati che sono accusati di resistenza e violenza verso le forze dell'ordine erano sbarcati alcune settimane fa a Lamepdusa. ANSA/POLIZIA DI STATO](https://api.gdb.atexcloud.io/image-service/view/acePublic/alias/contentid/1h87hkb25r3p2o1jhjj/0/polizia-e-carabinieri.webp?f=16%3A9&w=826)
ROMA, 13 FEB - Poliziotti e carabinieri circondati da decine di persone che tentano di ostacolare controlli e arresti. Teatro degli episodi, ancora una volta, il Quarticciolo, quartiere alla periferia est di Roma dove il governo ha deciso di applicare il decreto Caivano. Gli ultimi casi sono avvenuti proprio ieri a distanza di poche ore l'uno dall'altro. La mattina si è creato un capannello di persone attorno ai carabinieri che stavano eseguendo degli arresti. Mentre in serata un controllo della polizia su un'auto ha dato luogo a nuovi momenti di tensione. Circa venti persone, tutte straniere, hanno accerchiato gli equipaggi di due volanti facendo scappare l'automobilista. Ma con l'arrivo sul posto dei rinforzi sono stati tutti fermati. Il bilancio è di diciannove fermati, di cui tre sono stati arrestati per resistenza a pubblico ufficiale, un denunciato per possesso di oggetti atti ad offendere e un altro destinatario di decreto di espulsione. Quindici cittadini stranieri sono stati accompagnati all'ufficio immigrazione per l'identificazione, di questi otto sono stati trattenuti per ulteriori accertamenti. Alcuni agenti sono rimasti lievemente contusi. A questi si aggiungono poi cinque arresti dei carabinieri, tra cui uno nel pomeriggio di ieri per spaccio di droga riconosciuto poi come uno dei componenti del gruppo che poche ore prima aveva accerchiato i militari: per questo l'uomo, un 19enne tunisino, verrà denunciato per resistenza a pubblico ufficiale. Proseguono le indagini per risalire agli alti responsabili. E le tensioni di ieri avvengono a pochi giorni di distanza da un altro episodio simile. "Di fronte a questa persistente e inaccettabile resistenza all'operato delle forze dell'ordine, desidero ribadire con fermezza che l'azione dello Stato proseguirà con determinazione e inflessibilità", ha sottolineato il prefetto di Roma Lamberto Giannini. Mentre il sindaco Roberto Gualtieri, esprimendo vicinanza alle forze dell'ordine, ha sottolineato: "Quando lo Stato fa sentire la sua presenza dà fastidio alle mafie e alle organizzazioni che gestiscono lo spaccio".
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