Italia e Estero

Al Parlamento Ue ok alla tassonomia di fonti sostenibili con gas e nucleare

Si spacca la maggioranza Ursula ma il testo che avrebbe bloccato il piano di Bruxelles è saltato per i voti di Ppe, macronisti e destre
La plenaria di Strasburgo del Parlamento europeo - © www.giornaledibrescia.it
La plenaria di Strasburgo del Parlamento europeo - © www.giornaledibrescia.it
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La tassonomia con gas e nucleare nel mix energetico supera lo scoglio più duro, quello dell’Eurocamera, ma spacca la maggioranza Ursula e anche quella che, in Italia, sostiene il governo Draghi. Il voto della Plenaria sulla risoluzione di rigetto dell’atto delegato Ue era temutissimo a Bruxelles.

I presupposti per esito del tutto simile alla bocciatura ratificata dalle commissioni parlamentari Ambiente e Economia nelle settimane scorse era tutt’altro che improbabile. Ma nelle ultime ore prima del voto il fronte pro-tassonomia si è compattato e decisivi per il passaggio del testo sono risultati due gruppi che non appartengono alla maggioranza Ursula, i Conservatori e Riformisti e Identità e Democrazia. La risoluzione di rigetto per passare necessitava di 353 voti, ovvero della maggioranza assoluta. Alla fine i voti favorevoli sono stati 278, quelli contrari 328 e gli astenuti 33.

Chi non voleva gas e nucleare come possibili destinatari di investimenti green non ha raggiunto neppure la maggioranza relativa. Sull’esito della votazione sono stati diversi i fattori teoricamente decisivi, primo fra tutti la lettera inviata ieri al Parlamento dal governo ucraino in cui Kiev faceva appello affinché l’atto delegato passasse, guardando soprattutto al potenziale dell’export di energia nucleare. E poi c’è la variabile bellica, in un momento in cui Mosca continua a tagliare il gas.

Cos'è la tassonomia

La tassonomia, varata in febbraio da Palazzo Berlaymont, conferisce la «patente verde» alle attività economiche sostenibili. Alla fine dello scorso anno la Commissione ha inserito il gas e nucleare tra le attività sostenibili, in via temporanea e solo a certe condizioni. Suscitando tuttavia l’ira delle associazioni ambientaliste.

E le divisioni sono arrivate anche nella maggioranza Draghi, con Fi, Lega, Fdi e Iv che hanno votato a favore della tassonomia, a dispetto di Pd, M5S e Verdi. E i dimaiani? Le eurodeputate Chiara Gemma e Daniela Rondinelli si sono astenute.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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