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Agguato brutale in Niger, massacrati sei turisti francesi

Il gruppo era giunto nella zona di Kourè per ammirare quello che è considerato l'ultimo branco di giraffe dell'Africa occidentale
La situazione in Niger è molto tesa: gli attacchi si susseguono soprattutto ai confini
La situazione in Niger è molto tesa: gli attacchi si susseguono soprattutto ai confini
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Un agguato e poi il massacro. Sei turisti francesi, la loro guida e il loro autista sono stati uccisi senza pietà da uomini armati nel Niger sud-occidentale. «La maggior parte delle vittime è stata freddata a colpi di arma da fuoco, ma una donna che era riuscita a fuggire è stata raggiunta e sgozzata. Sul posto è stato trovato un caricatore svuotato delle cartucce», ha riferito una fonte locale citata dalla Afp. La stessa agenzia ha riferito di aver potuto visionare delle drammatiche foto della scena del massacro, in cui si potevano vedere dei corpi che giacevano in terra vicino ad un fuoristrada carbonizzato, che aveva fori di proiettile nel lunotto.

Le notizie sono ancora frammentarie. Si sa che i sei francesi erano giunti nella zona di Kourè per ammirare quello che è considerato l'ultimo branco di giraffe dell'Africa occidentale. «L'attacco è avvenuto intorno alle 11.30 di domenica in una zona a sei chilometri ad est della città di Kouré», a circa un'ora di macchina dalla capitale Niamey, ha aggiunto la fonte. «Non conosciamo l'identità degli aggressori ma sono giunti in moto attraverso la boscaglia e hanno aspettato l'arrivo dei turisti. Il veicolo utilizzato dai francesi appartiene alla Ong (francese) Acted».

Il Niger è alle prese sin dal 2015 con un'ondata di attacchi jihadisti vicino ai confini con Mali e Burkina Faso, a ovest. Non a caso, ad esempio, nei consigli ai viaggiatori del sito del governo britannico si afferma che «è molto probabile che i terroristi cerchino di compiere attacchi in Niger, compreso Niamey, come rappresaglia alla partecipazione del Niger all'intervento guidato dai francesi in Mali e al coinvolgimento del Paese nella lotta regionale per contrastare Boko Haram». E proprio un commando di militari francesi lo scorso giugno ha ucciso il capo storico e carismatico di Al Qaida nel Maghreb Islamico (Aqmi), l'algerino Abdelmalek Droukdel, un curriculum più che trentennale di combattente jihadista e poi di leader terrorista, intercettato ed eliminato in una remota località desertica nel nord-ovest del Mali.

All'inizio dell'anno il presidente francese Emmanuel Macron aveva inoltre intensificato l'azione dando vita ad un comando unificato fra Francia e i militari di Mauritania, Mali, Burkina Faso, Niger e Ciad e aveva disposto l'invio di altri 600 soldati francesi, per portare il totale a 5.100. Una situazione che evidentemente non deve avere scoraggiato i sei turisti francesi, che nella loro escursione erano sulle tracce del piccolo branco di giraffe dell'Africa occidentale o del Niger, una sottospecie che si distingue per il suo colore più chiaro, che vent'anni fa trovò un rifugio sicuro da bracconieri e predatori nella regione di Koure, proprio vicino ai confini del Mali e del Burkina Faso.

 

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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