Adunata di Udine, gli Alpini bresciani protagonisti della grande sfilata
Un’emozione che si rinnova di adunata in adunata. Il momento tanto atteso da un anno. Quello in cui sono gli alpini bresciani sfilare. Un passaggio quest'anno avvenuto con largo anticipo rispetto al programma, ad aumentare l’entusiasmo della folla per uno dei blocchi più numerosi d’Italia, forte di circa 6.000 presenze, in rappresentanza degli oltre 11mila alpini e dei 61 gruppi della nostra provincia.
Udine insomma questo pomeriggio parlava bresciano. Sindaci con fascia tricolore a guidare il corteo (con loro anche il presidente della Provincia Emanuele Moraschini), ecco incedere l’esercito solidale delle penne nere bresciane, transitato sotto la tribuna d'onore in cui alla premier Giorgia Meloni era succeduto il presidente del Senato Ignazio La Russa, quando non erano neppure le 15.30.
Sono riecheggiate, nelle parole dello speaker, le gesta epiche della città e della storia bresciana. Dalla difesa della città dei Santi Faustino e Giovita alle Dieci Giornate, fino alle due Nikolajewka: la battaglia in cui tanto si spesero gli alpini bresciani e la Scuola, in cui la solidarietà concreta della nostra terra è tangibile.
Le tre sezioni
Compatte le schiere degli alpini bresciani sono sfilate dopo quelle di Bergamo, in un ideale legame tra i due territori della Capitale della Cultura 2023.
Una via l'altra sono avanzate incuranti del tempo ingeneroso tutte e tre le sezioni. «Pace, amicizia e solidarietà», cifra dello spirito alpino, sono alcune delle parole impresse in uno dei tanti striscioni tricolori che accompagnano le penne nere delle tre sezioni: nell'ordine Valle Camonica, Monte Suello e Brescia.
Non mancano le note di fanfara (diverse le formazioni bresciane in marcia) e non c’è pioggia che tenga. A ranghi serrati i bresciani sono sfilato sotto il palco delle autorità e lungo le vie del capoluogo friulano, in un tripudio di labari e striscioni in cui famiglia, solidarietà, patria sono le parole più ricorrenti. Come tanti sono stati i cappelli degli alpini «andati avanti», portati dalle penne nere alcuni su cuscini (specie quelle dei reduci dell'ultimo conflitto, altri levati al cielo che tributava loro lacrime di pioggia.
Sognando Brescia 2026
Dopo Brescia è stata la volta di Piacenza e via via delle varie sezioni restanti. Fino a quella di Vicenza, la città che ospiterà la prossima adunata alpina nel 2024. Mentre Brescia già accarezza la possibilità di accogliere l’edizione 2026.
Tante emozioni per una giornata che non manca mai di regalarne. Tutte trasmesse in diretta da Teletutto. Sempre sull’emittente dei bresciani sarà possibile anche riviverle, oltre che nell’edizione del tg delle 19.30 (con un’ampia pagina dedicata all’evento di Udine), anche nello speciale dedicato agli alpini bresciani dell’Adunata a partire dalle 20.30. Oltre che ovviamente sfogliando le pagine del GdB in edicola domani.
La chiusura
Dopo quasi undici ore di sfilata l’Adunata degli alpini numero 94 si è conclusa davanti alla tribuna d’onore con la rituale cerimonia del «Passaggio della stecca» e l'ammainabandiera. Il passaggio è avvenuto tra il presidente della Sezione Ana di Udine, Dante Soravito de Franceschi e il presidente della Sezione di Vicenza Monte Pasubio, Lino Marchiori, che organizzerà nel 2024 l’edizione numero 95 della manifestazione. I due presidenti erano accompagnati dai rispettivi sindaci, Alberto Felice De Toni di Udine e Francesco Rucco di Vicenza. «È stato un impegno notevole, anche perché la pandemia ha fatto slittare tutto in avanti - ha detto Soravito de Franceschi - ma abbiamo potuto contare oltre che sull’impegno di centinaia di volontari alpini anche sulla grande collaborazione del Comune, della Regione, dei servizi di trasporto pubblico e delle Forze dell’ordine: e nonostante il tempo inclemente tutto si è svolto senza particolari problemi, tra l’affetto della gente».
Il presidente dell’Ana, Sebastiano Favero, ha commentato con grande soddisfazione il risultato dell’Adunata di Udine: «Siamo tornati - ha detto - fortunatamente ai livelli pre-Covid; c’era tanta voglia di normalità e di condivisione con la gente, condivisione che a Udine, terra di alpini per elezione, è stata davvero palpabile. Gli alpini continueranno con sempre maggiore assiduità nell’opera di coinvolgimento dei giovani, sia attraverso i Campi scuola, sia chiedendo al Governo che i nostri ragazzi possano essere coinvolti nella istituenda riserva delle Forze Armate anche in collaborazione con l’Ana».
Secondo quanto comunicato dall’Ana, la 94esima Adunata nazionale so chiude con circa 500mila presenze sul territorio regionale nell’arco di quattro giorni.
@News in 5 minuti
A sera il riassunto della giornata: i fatti principali, le novità per restare aggiornati.
Riproduzione riservata © Giornale di Brescia
Iscriviti al canale WhatsApp del GdB e resta aggiornato