Addio al grande Muhammad Alì, il pugile
L'ex pugile Muhammad Ali è morto in un ospedale di Phoenix, in Arizona, dove era ricoverato da giovedì 2 giugno. Lo ha reso noto la famiglia con una dichiarazione.
La notizia è stata battuta dalle agenzie di stampa alle 6.48 di stamattina.
«Dio si è venuto a prendere il suo campione. Lunga vita al più grande». Così Mike Tyson ha ricordato su Twitter Muhammad Ali. Tyson ha anche postato una sua foto di qualche anno fa con il campione morto questa notte a 74 anni.
L'ex campione del mondo dei pesi massimi e oro olimpico a Roma '60 era stato ricoverato giovedì 2 giugno per «precauzione». Le sue condizioni non erano state
giudicate gravi, ma data l'età e il morbo di Parkinson, di cui 'il Più Grandè era malato da trent'anni, i medici avevano scelto la strada della prudenza.
L'ex Cassius Clay, che aveva lasciato la boxe nel 1981, era stato in ospedale diverse volte negli ultimi anni. L'ultima nel gennaio 2015, per una grave infezione alle vie urinarie, sebbene in un primo momento gli fosse stata diagnosticata una polmonite.
Nato Cassius Marcellus Clay Jr., cambiò il suo nome in Muhammed Ali nel 1964, dopo essersi convertito all'Islam. Divenne un simbolo per il movimento di liberazione dei neri negli Stati Uniti durante gli anni '60, anche per aver sfidato il governo americano, opponendosi all'arruolamento nell'esercito per motivi religiosi. È stato sposato quattro volte e ha nove figli.
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