Accoltellata a Roma: coppia CC,sceso da treno quando ci ha visto
MILANO, 04 GEN - "Quando salgo sul treno mi qualifico sempre al controllore che era presente in quel momento: lui ha visto che eravamo appartenenti alle forze dell'ordine ed è sceso prendendo le sue buste, quindi anche da quello abbiamo capito che era lui". È il racconto di Nicoletta Piccoli, che insieme al marito Filippo Consoli ha riconosciuto e bloccato, alla stazione Centrale di Milano, Aleksander Mateusz Chomiak, ricercato con l'accusa di tentato omicidio per aver accoltellato alla stazione Termini una turista israeliana. I due, lei 37 anni e lui 36, coppia nella vita ed entrambi carabinieri a Milano, stavano tornando a casa a Iseo in provincia di Brescia, dove vivono con le due figlie. Appena saliti sul treno nel piano di sopra del vagone di testa hanno visto l'uomo che era già seduto sul convoglio pronto per partire. Il primo a riconoscere l'aggressore di Roma è stato lui, Filippo Consoli, grazie alle foto diffuse in rete e sui giornali. "L'abbigliamento era palesemente lo stesso".
"Ci è sembrato stanco, disorientato e poco lucido". Cosi è apparso Aleksander Mateusz Chomiak alla coppia di Carabinieri che lo hanno identificato e bloccato. "Quando lo abbiamo riconosciuto - hanno spiegato Consoli e Piccoli, Carabinieri lei dal 2010 e lui dal 2011 - abbiamo pensato di fermarlo, ma in totale sicurezza, visto che eravamo in una stazione molto affollata per l'ora di punta. Quindi per la sicurezza nostra e dei passeggeri. C'era tanta gente presente e poteva avere ancora un'arma con lui". "Non ha opposto resistenza - hanno spiegato - e ha eseguito gli ordini che gli abbiamo dato, cioè di restare a terra. Poi gli ho mostrato le sue foto dal telefono e lui ha annuito. C'è stata da parte nostra la giusta apprensione che ti porta a non esagerare, un connubio giusto".
Riproduzione riservata © Giornale di Brescia
Iscriviti al canale WhatsApp del GdB e resta aggiornato