A Torino parto con autoipnosi: «Meno dolori nel travaglio»
Partorire in stato di ipnosi per ridurre i tempi del travaglio e controllare il dolore. Una tecnica balzata agli onori delle cronache dopo le ultime nascite nella Casa Reale inglese. Ma che dal prossimo autunno si potrà seguire anche all’ospedale Mauriziano di Torino, dove un pool di ostetriche offrirà alle future mamme la possibilità di apprendere l’autoipnosi in vista del lieto evento: un approccio dolce che a quanto pare, oltre Manica, è particolarmente apprezzato da Kate Middleton e Meghan Markle.
«L’ipnosi medica - avvertono all’azienda sanitaria - non ha nulla a che vedere con certi spettacoli televisivi. É una metodica basata su respiro e rilassamento che aiuta la donna a gestire il parto consentendole di raggiungere un maggiore autocontrollo. Può essere una alternativa all’epidurale. Alcuni studi, inoltre, rivelano che ne beneficia anche il neonato».
A conclusione di un percorso formativo presso la scuola Ipnomed, le ostetriche saranno a disposizione di chi vorrà apprendere la tecnica. Nel mondo anglosassone il cosiddetto ’hypnobirthing’ è diffuso: un certo numero di cliniche e di ospedali sono a disposizione delle madri. Il 60% delle donne risponde positivamente alla tecnica e il 20% raggiunge uno stato ipnotico profondo, mentre il 20% non è ricettivo.
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