A Termoli una panchina dedicata a Peppino Impastato
TERMOLI, 21 MAR - I canti degli alunni della scuola elementare di via Po, le letture delle poesie di Peppino Impastato, gli slogan contro la mafia espressi dai bambini hanno caratterizzato l'inaugurazione della panchina dedicata al giornalista e attivista ucciso il 9 maggio 1978 a Cinisi (Palermo). Posizionata davanti alla scuola primaria nella 'Giornata della memoria e dell'impegno in ricordo delle vittime di mafia', è stata scoperta dal presidente dell'associazione "Il Mosaico", Enrico Miele, che ha organizzato la cerimonia alla quale hanno partecipato anche le forze dell'ordine e l'Amministrazione comunale. La panchina è stata realizzata in pietra riciclata delle cave di Apricena (Foggia) ed è stata decorata a mano dall'artista Raffaella Spinelli. Vi è riportata la frase di Impastato "se si insegnasse la bellezza alla gente, la si fornirebbe di un'arma contro la rassegnazione, la paura e l'omertà". Lo spiazzo dove è stata collocata è stato dedicato già nel 2019 al giornalista siciliano. Nell'area adiacente la scuola è presente una targa commemorativa voluta allora dal Comune di Termoli. "Mi piaceva il concetto della pietra riciclata che viene rimescolata e rimane un valore eterno - ha detto Enrico Miele de Il Mosaico - La panchina è stata posizionata vicino alla scuola, ma è anche visibile dalla strada ed è rivolta verso la chiesa di fronte, affinché sia un messaggio di speranza e un simbolo di Termoli. Porto i saluti di Luana Impastato, la nipote di Peppino, che avevo invitato a partecipare insieme al fratello Giovanni. Ho informato il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, di questa iniziativa perché credo che anche dal piccolo Molise, dalla piccola provincia possa arrivare un esempio di valori universali". "Guardando questa panchina - ha detto il vicesindaco di Termoli Nicola Balisce - non si può non pensare alla libertà, alla democrazia, a tutti quei valori che le forze dell'ordine fanno rispettare ogni giorno".
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