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A Parigi entra in vigore il coprifuoco notturno contro il virus

Il provvedimento vale per altre 9 città. «La situazione è preoccupante, ma non abbiamo perso il controllo», dice il presidente Macron
Una donna si sottopone a tampone a Montpellier - Foto Ansa/Epa © www.giornaledibrescia.it
Una donna si sottopone a tampone a Montpellier - Foto Ansa/Epa © www.giornaledibrescia.it
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«La situazione è preoccupante, ma non abbiamo perso il controllo, niente panico». Di fronte all'avanzata della seconda ondata di coronavirus in Francia, Emmanuel Macron in diretta tv annuncia il coprifuoco notturno tra le 21 e le 6 a Parigi e in altre città dove il tasso di contagio sale di giorno in giorno, per almeno 4 settimane che quasi certamente diventeranno 6.

Il presidente si mostra serio e preoccupato, ma anche deciso a non sovraccaricare di ansia i francesi sottolineando che «un lockdown sarebbe stato sproporzionato». Lille, Grenoble, Lione, Aix-en-Provence, Marsiglia, Montpellier, Rouen, Tolosa e Saint-Etienne, le città in «massima allerta sanitaria», seguiranno la sorte di Parigi, ha annunciato Macron, che ha fatto attenzione a sottolineare l'esigenza di «buon senso» che deve guidare i cittadini in questa fase che «durerà almeno fino all'estate 2021». 

«Da 20.000 contagi si deve scendere a 3-5.000» al giorno, ha detto, pur non nascondendo il peso e la gravità dell'aumento dei pazienti Covid in terapia intensiva. E ostentando sicurezza, ha concluso il suo intervento - dopo i saluti dei due giornalisti che lo intervistavano - riprendendo la parola per rassicurare: «Ce la faremo». 

Ma Macron era reduce dalla giornata più difficile, con il governo spaccato fra i «puri e duri» dell'esigenza sanitaria - ministro della Salute Olivier Véran in testa - e almeno 4 ministri che si opponevano strenuamente al coprifuoco in nome della salvaguardia dell'economia delle città, dei commercianti e dell'eguaglianza fra chi se la può cavare ugualmente andando per 6 settimane nelle seconde case in campagna, grazie al telelavoro, e chi sarà costretto a stare in città senza uscire la sera per un mese e mezzo. «Non ci saranno restrizioni sui trasporti», ha precisato il presidente, perché «ci saranno persone che continueranno a lavorare la notte, o la sera, o il mattino presto». E poi: «Non abbiamo deciso di ridurre gli spostamenti fra le regioni», un via libera di fatto a chi ha già organizzato la partenza da venerdì per i 15 giorni di vacanze scolastiche di Ognissanti. 

«Chiedere alle persone di rimanere chiusi in un appartamento e non andare in un luogo di vacanza - ha sottolineato - sarebbe sproporzionato». Buon senso ma anche controllo: 135 euro di multa a chi viola il coprifuoco, fino a 1.500 per i recidivi, poi arriveranno anche le deroghe, per esempio a coloro che «rientrano dal lavoro dopo le 21, o che lavorano di notte». Il presidente ha anche «invitato» i datori di lavoro ad organizzare il telelavoro «per due o tre giorni alla settimana» dove è possibile, per «ridurre la pressione» sul luogo di lavoro ma anche sui mezzi di trasporto. E ha poi invitato tutti, in generale, a «non incontrare più di 6 persone nell'ambito privato», una regola - ha precisato - che dovremo «continuare ad osservare a lungo».

Ha quindi annunciato un aiuto eccezionale di tra i 100 e i 150 euro per le prossime 6 settimane in favore di chi è disoccupato o è a salario minimo: «Sul piano economico e sociale, questa crisi provoca diseguaglianze. Noi siamo stati senza dubbio il Paese d'Europa che è stato più forte sul piano economico. Ma a chi è più in difficoltà e cade nella povertà, dobbiamo una risposta». Ai giovani, più penalizzati di altri dal provvedimento di coprifuoco, Macron ha dedicato un momento di emozione: «È dura avere 20 anni nel 2020 - ha detto il presidente, a voce bassa e lentamente - per questo non sono uno che darà mai lezioni di comportamento ai giovani». Poi la chiusura, con sorriso beneaugurante: «Abbiamo bisogno gli uni degli altri, ne usciremo insieme. Ce la faremo».

 

 

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