A Molfetta una marcia per la legalità, 'rispettate la vita'
MOLFETTA, 21 FEB - Il brano "Io sono l'altro" di Nicolò Fabi ha rotto il silenzio in piazza Vittorio Emanuele a Molfetta, nel Barese. Lì, non lontano dalla chiesa di Santa Teresa, le parole del cantautore romano hanno dato voce a una marcia fatta di passi, sguardi e mani che hanno intrecciato cartelli che hanno chiesto legalità. Il corteo è stato voluto dalle associazioni cittadine e dalla Chiesa di Molfetta per chiedere di fermarsi a riflettere sulla violenza che ha segnato la città negli ultimi mesi. Tra gli episodi che hanno creato preoccupazione nella cittadinanza, c'è quanto successo la notte di Capodanno quando un gruppo di ragazzi, tra cui alcuni minorenni, hanno ribaltato proprio in piazza Vittorio Emanuele un'auto facendo esplodere dei petardi nel vano motore: la gran parte di loro è stata raggiunta da misure cautelari eseguite dai carabinieri. Giovedì scorso invece, Dario De Gennaro di 23 anni è stato accoltellato a morte in un appartamento in ristrutturazione del rione Immacolata. Per l'omicidio si è costituto il 29enne Onofrio De Pasquale che ora è in carcere. Gesti che hanno spaventato una comunità che è scesa in piazza e che ha percorso le strade e le piazze vicine alle parrocchie del centro ovvero dell'Immacolata, di San Domenico e di San Gennaro. I parroci, assieme a i componenti di alcune associazioni come Azione cattolica e Libera, hanno camminato stringendo fiaccole tra le mani, in preghiera. "Mi rivolgo a tutte le agenzie educative, a partire dalle scuole, che insieme alle famiglie, alle parrocchie e alle Istituzioni, devono trasmettere ai più giovani messaggi di rispetto della persona e della vita e rilanciare l'importanza della non violenza e del rispetto della legalità", le parole del sindaco di Molfetta, Tommaso Minervini.
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