A Milano un girasole tra le macerie per la pace in Ucraina

MILANO, 21 FEB - Un girasole di metallo alto tre metri che affiora tra le macerie, quella del conflitto in Ucraina, come simbolo di speranza per la pace. Si chiama "(Un)forgotten Ukraine - A symbol of hope, a reminder of loss" l'opera dell'artista Mauro Seresini che è esposta al parco Biblioteca degli alberi di Milano fino a domani per ricordare il terzo anniversario dello scoppio del conflitto in Ucraina. L'iniziativa, promossa dalla Rappresentanza della Commissione europea per il Nord Italia e dall'Ufficio del Parlamento europeo a Milano, è stata ideata in collaborazione con Fondazione Cesvi, Factanza Media e Mirror, e ha come obiettivo quello di mantenere alta l'attenzione sull'importanza dell'impegno europeo, che sostiene l'Ucraina anche nell'affrontare l'emergenza umanitaria. L'aggressione russa del 24 febbraio 2022 ha causato oltre 40mila vittime civili (tra morti e feriti) e quasi 4,3 milioni di rifugiati, che godono della protezione temporanea nell'Ue. "L'Unione europea resterà al fianco dell'Ucraina per tutto il tempo necessario. Nessuno vuole la pace più del popolo ucraino e non si può decidere dell'Ucraina senza l'Ucraina, se si vuole una pace che sia giusta e duratura", ha commentato Claudia Colla, Capo Rappresentanza della Commissione europea per il Nord Italia. "Con questa installazione, vogliamo celebrare la resilienza e la speranza della comunità ucraina che, sin dallo scoppio delle ostilità, continua a richiamare i valori di libertà e democrazia", ha aggiunto Maurizio Molinari, Capo dell'Ufficio del Parlamento europeo a Milano. "Con questa iniziativa vogliamo sensibilizzare il nostro Paese su una grave crisi umanitaria in atto non lontano da noi e riaccendere un faro sugli enormi bisogni della popolazione stremata sia fisicamente che psicologicamente", ha concluso la presidente di Cesvi Gloria Zavatta.
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