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A marzo al via il processo agli ultrà delle curve di San Siro

Immagine pag. 143 (FERDICO Marco (sulla destra); BERETTA Andrea (uomo al centro), NEPI Mauro Antonio (sulla sinistra, con cappello amaranto e occhiali da sole) in un fermo immagine in merito alle indagini della Squadra mobile di Milano, riguardo l'inchiesta sulle curve dei tifosi, Milano 17 ottobre 2024. ANSA/PROCURA DI MILANO + NO SALES - EDITORIAL USE ONLY + NPK
Immagine pag. 143 (FERDICO Marco (sulla destra); BERETTA Andrea (uomo al centro), NEPI Mauro Antonio (sulla sinistra, con cappello amaranto e occhiali da sole) in un fermo immagine in merito alle indagini della Squadra mobile di Milano, riguardo l'inchiesta sulle curve dei tifosi, Milano 17 ottobre 2024. ANSA/PROCURA DI MILANO + NO SALES - EDITORIAL USE ONLY + NPK
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MILANO, 17 GEN - Inizierà il 4 marzo, nell'aula bunker di fronte al carcere milanese di San Vittore, il processo abbreviato, davanti alla gup Rossana Mongiardo, ai vertici delle curve di San Siro, ossia Marco Ferdico e Andrea Beretta per la Nord interista e Luca Lucci per la Sud milanista, e ai loro sodali, tutti arrestati il 30 settembre scorso nella maxi indagine di Polizia e Gdf, coordinata dai pm Paolo Storari e Sara Ombra. Il processo abbreviato riguarderà 16 imputati. Solo tre dei 19 arrestati, dopo la richiesta di giudizio immediato accolta dal gip Domenico Santoro, hanno scelto il rito ordinario. Si tratta di Christian Rosiello, ultrà milanista ed ex bodyguard del rapper Fedez (non coinvolto in questa indagine), Riccardo Bonissi, pure lui ultrà rossonero, e Francesco Lucci, fratello del capo della Sud. Il procedimento vede al centro i business illeciti e le violenze dei gruppi ultrà e l'accusa di associazione per delinquere - anche con l'aggravante mafiosa per gli ultras nerazzurri - finalizzata ad una serie di reati, tra cui aggressioni ed estorsioni. Beretta, intanto, da settimane sta collaborando coi magistrati, ricostruendo affari e dinamiche della curva e l'omicidio del 2022 del capo ultrà Vittorio Boiocchi. Beretta era già finito in carcere a inizio settembre per l'omicidio dell'esponente della 'ndrangheta Antonio Bellocco, anche lui nel direttivo della Nord. Tra gli imputati in abbreviato, oltre a gran parte degli ultrà, figura Gherardo Zaccagni, accusato di fabbricazione di documento falso e accesso abusivo a sistema informatico e gestore di parcheggi fuori dallo stadio. Il suo legale Vinicio Nardo spiega che Zaccagni "non è imputato dei reati di criminalità organizzata connessi alla curva, rispetto ai quali, anzi, è indicato come persona offesa e potrebbe teoricamente costituirsi parte civile", come vittima di estorsione.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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