Italia e Estero

A Expo code esagerate: un turista romano chiede i danni

Ore di attesa per visitare molti padiglioni. Questi ultimi due mesi sono stati da record per l'Esposizione milanese
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Expo preso d’assalto. A due settimane dalla chiusura sembra sempre più difficile godere dell’Esposizione internazionale. Code di ore per vedere i padiglioni, Palazzo Italia in testa.

E proprio oggi il Codacons ha annunciato la presentazione della prima causa risarcitoria per danni da coda eccessiva.
L'associazione ha deciso di assistere un cittadino romano che, dopo aver acquistato un regolare
biglietto di ingresso «ha dovuto rinunciare alla visita interna dei padiglioni a causa delle file smisurate ed insostenibili createsi».
«Si tratta della prima causa italiana contro Expo - spiega il Presidente Carlo Rienzi - e sarà presentata la settimana prossima dinanzi al Giudice di pace di Roma. Con tale azione si chiede al giudice di riconoscere il rimborso integrale del costo del biglietto in favore del consumatore, in relazione all'impossibilità materiale di usufruire del servizio acquistato - ossia la visita di Expo -
per responsabilità contrattuale attribuibile all'organizzazione dell'evento, oltre al risarcimento del danno morale subito».
Il Codacons ha deciso inoltre di offrire assistenza legale a tutti quelli che in questi giorni, pur avendo acquistato un regolare biglietto di ingresso, non sono riusciti a visitare i padiglioni di Expo a causa delle file.

Intanto il commissario unico Giuseppe Sala ha comunicato che l’ultimo giorno di apertura, il 31 ottobre,  i cancelli chiuderanno alle 17.

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