11 settembre, Mattarella: «Proteggere libertà e convivenza»
A vent’anni dall’attacco alle Torri Gemelle di New York che ha cambiato il mondo, chi c’era allora ricorda ancora perfettamente dove si trovava in quel momento e cosa stava facendo. Se nella memoria collettiva sono incise le immagini terribili dello schianto dei due aerei e il crollo delle Twin Towers, oggi il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella rievoca quel giorno come «una tragedia», che però ha saputo «unirci nel segno del dolore».
«La memoria della barbara aggressione di vent'anni or sono ci spinge con sempre maggiore vigore a proteggere quella cornice comune di valori che risponde ai principi di libertà e pacifica convivenza tra popoli - ha detto Mattarella - . La drammatica vicenda afghana che è seguita fubi al recente gravissimo attentato presso l'aeroporto di Kabul, ultimo di una sequela di brutali attacchi terroristici susseguitisi negli anni in tanti Paesi, conferma quanto sia impervia la strada della affermazione dei diritti dell'uomo. Libertà, democrazia, pace e sicurezza sono valori indivisibili che non possono mai essere considerati acquisiti, bensì devono essere preservati e alimentati dalla comunità internazionale».
Ecco perché a vent’anni è necessario, prosegue il Capo dello Stato, continuare con ancora di più a proteggere quei valori. «L'Italia è solidale con gli Stati Uniti e gli altri alleati per fronteggiare ogni minaccia terroristica, spegnere i focolai di guerra che le fortificano e per rafforzare un ordine mondiale incentrato sul diritto, sulla giustizia sociale ed economica, attraverso la cooperazione, il dialogo multilaterale, nella profonda convinzione che tale impegno consentirà di affrontare le nuove decisive sfide che si profilano sullo scenario globale per lasciare un futuro migliore alle nuove generazioni».
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