11/9: dopo 21 anni ancora bloccati i processi a menti attacchi
NEW YORK, 09 SET - Ventuno anni dopo gli attacchi dell'11 settembre è ancora bloccato il processo ai terroristi considerati le menti dell'attentato. Khalid Shaikh Mohammed (Ksm) e altri quattro sono detenuti nel carcere di massima sicurezza a Guantanamo, sull'isola di Cuba, in attesa di giudizio con le udienze che tuttavia vengono cancellate o continuamente rinviate.
Per le famiglie delle oltre tremila persone morte nel 2001 negli schianti di quattro aerei di linea contro le Torri Gemelle del World Trade Center a New York, la sede del Pentagono a Arlington e a Shanksville, in Pennsylvania, si tratta di un dolore continuo e lo scemarsi della speranza che il processo possa rispondere a delle domande irrisolte.
Se condannato, Mohammed rischia la pena di morte. James Connell, uno degli avvocati degli altri terroristi, ha detto che le parti stanno ancora cercando di raggiungere un accordo preliminare in modo da evitare un processo per arrivare a delle sentenze minori ma ugualmente lunghe. Nel 2009 l'allora presidente Barack Obama annunciò che Mohammed sarebbe stato trasferito a New York per essere messo sotto processo in un tribunale federale di Manhattan. Tuttavia la città si tirò indietro anche di fronte ai costi esorbitanti per la sicurezza.
David Kelley, ex procuratore di New York che ha co-presieduto l'indagine nazionale del ministero di Giustizia sugli attacchi, ha definito i ritardi come 'il fallimento nel perseguire un'orribile tragedia per le famiglie delle vittime'.
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