Valsabbia

Serle, Mirko ripete: «Non volevo uccidere»

Mercoledì l'autopsia su Eduard Ndoj e l'interrogatorio di convalida dell'arresto
Teletutto: Mirko continua a difendersi
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Si chiama Eduard Ndoj, il ladro albanese di 26 anni, con precedenti alle spalle, ucciso sabato sera a Serle con un colpo di fucile perchè sorpreso a rubare in un’abitazione. Il fratello del padrone di casa, Mirko Franzoni 29 anni, arrestato con l’accusa di omicidio, dalla sua cella del carcere di Canton Mombello continua a ripetere che non voleva uccidere.

«Quando ha visto il ladro gli ha detto di fermarsi, questo è scappato su una grondaia e Franzoni lo ha obbligato a scendere. Poi ha provato a bloccargli la strada con il fucile e nella colluttazione è partito accidentalmente un colpo», ha spiegato il legale del 29enne, l’avvocato Gianfranco Abate. Mercoledì è in programma l’interrogatorio di convalida dell’arresto davanti al Gip Paolo Mainardi, mentre il pm della Procura di Brescia Francesco Piantoni ha disposto, sempre per mercoledì, l’autopsia della giovane vittima.

Fondamentale al fine di ricostruire quale siano state la distanza dello sparo e la posizione reciproca di Franzoni e del ladro. Due infatti le versioni che gli inquirenti dovranno analizzare.

Intanto, per lunedì sera è stata organizzata una fiaccolata per le vie di Serle a dimostrazione della vicinanza del paese a Mirko e alla sua famiglia.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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