Valcamonica

Cane massacrato, la rabbia sale da tutta Italia

Ieri nuovamente sentito dai Cc il responsabile, sabato manifestazione tra le malghe
Cane massacrato, tensione alta
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Non si spengono affatto le polemiche, anzi monta la rabbia, per l’episodio accaduto sui pascoli di Bazena il 18 luglio, quando un cane è stato ucciso a bastonate e sassate dal suo proprietario, un allevatore di Breno.

Come anticipato ieri, i carabinieri del paese hanno deferito in stato di libertà alla Procura della Repubblica i due responsabili: si tratterebbe di padre e figlio di 49 e 18 anni, R.G e R.D. le iniziali, entrambi malghesi, denunciati per uccisione di animali in base all’articolo 544 del Codice penale (è prevista una pena sino a 18 mesi). I due hanno agito di fronte e due minorenni, appartenenti alla medesima famiglia, e sono stati fotografati da un escursionista, dopo aver parlato col sindaco e aver preso un avvocato, si è presentato martedì dai carabinieri e anche ieri sarebbe stato in caserma per delle dichiarazioni spontanee.

La condanna per quanto è accaduto è unanime, sia a Breno, dove non si parla d’altro, che fuori Valle; in particolare è sui social network (vedi l'evento su fb Giustizia per il cane massacrato, con commenti dai toni ben oltre i limiti) che la rabbia degli animalisti trova sfogo e dove il Partito protezione animali sta organizzando un presidio itinerante tra le malghe di Bazena e Arcina al Crocedomini «per urlare lo sdegno a chi ha commesso l’orrenda mattanza».

L’appuntamento è per sabato alle 14 ed è previsto l’arrivo di persone «arrabbiate» da tutta Italia; per questo il primo cittadino, esprimendo tutto il suo sdegno per quanto accaduto e la comprensione per le manifestazioni di protesta, chiede che «l’iniziativa sia il più pacifica possibile, per non cadere nello stesso errore di chi ha commesso quel fatto esecrabile». Al sindaco, nelle ultime ore, sono arrivati parecchi messaggi, ma per il momento attende comunicazioni ufficiali dalle autorità, in seguito alle quali «prenderà provvedimenti». I carabinieri non hanno ancora ricevuto denunce ufficiali, anche se l’Ente nazionale protezione animali ha annunciato un esposto in Procura per maltrattamento e uccisione di animali e per abuso psicologico e violenza su minore.

Pare che l’orrore sia originato dal fatto che l’animale era diventato molto aggressivo, non rispondeva più agli ordini del padrone e mordesse di frequente persone e animali; cosa che avrebbe ripetuto anche quella terribile domenica. Un motivo che, per tutti, non giustifica comunque tanta crudeltà. I carabinieri quest’oggi dovrebbero salire in quota per recuperare la carcassa del cane, ancora abbandonata nel pascolo.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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