Garda

«Xplora» nei bunker della Decima Mas

Gli «Indiana Jones» hanno scovato rifugi a Lonato. Ora si punta ai passaggi segreti della Rocca e al «tesoro dei nazisti» di Desenzano
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Alla ricerca dei passaggi segreti della Rocca visconteo veneta lonatese, dei bunker antiaerei della Repubblica Sociale Italiana e del tesoro perduto dei nazisti nascosto, si dice, nel castello di Desenzano.
Gli «Indiana Jones» di Xplora e di altri gruppi collegati hanno avviato il progetto «Lonato sotterranea», che punta a scandagliare «cunicoli dimenticati». Sono già stati individuati, su indicazione di anziani del luogo, il rifugio antiaereo della Decima Mas a San Polo e, lo scorso fine settimana, quello di Villa Carpani, vicino alla stazione ferroviaria. L'attenzione verrà presto rivolta alla Rocca, ammirata da Napoleone e dalla regina Isabella d'Este, ed ai suoi cunicoli segreti.

È un team composito quello che ha varato l'operazione «Lonato sotterranea», che ha preso il via un paio di settimane fa. I risultati sono già molto positivi. La squadra è formata da Xplora - con Armando Bellelli, desenzanese che vive a Padenghe -; Geographical Research, associazione speleo-esplorativa di Busto Arsizio; Luigi Bavagnoli, speleologo leader dei Teses, team esplorativo partner ufficiale della trasmissione «Mistero»; l'archeologo Andrea Bellandi e gli speleologi Diego Vezzoli e Adriano Bresciani. Il progetto, infine, ha il supporto dell'associazione Polada, presieduta da Damiano Scalvini.
«Andiamo alla ricerca di cunicoli e ipogei - racconta Armando Bellelli, gardesano salito alla ribalta delle cronache per aver proposto e presentato alla trasmissione tv "Mistero" il famoso "cercòl" di Nuvolera, formazione circolare antichissima -.

Grazie alle segnalazioni di alcuni abitanti abbiamo individuato ed esplorato il bunker antiaereo della Decima Mas (come documentano le foto di Monica Timossi, ndr) che occupava Villa Scalvini a San Polo, ma anche la Casa del Podestà della Da Como, occupata dal comandante principe Valerio Borghese. Qui si rifugiavano in caso di bombardamento. Il bunker antiaereo è ottimamente conservato; è in mattoni, ed attraversa l'intera collina. Sabato e domenica scorsi abbiamo invece esplorato il rifugio di Villa Carpani, vicino alla stazione ferroviaria - prosegue Bellelli -. Risale al febbraio-marzo del 1945, quando i bombardamenti della vicina linea ferroviaria divennero davvero massicci».
 

I cunicoli della seconda guerra mondiale, inclusi quelli dei nazisti, sono l'obbiettivo principale, ma non l'unico. I ricercatori si apprestano infatti a cercare anche - con l'impiego del «georadar» - i passaggi segreti della Rocca, dopo aver ottenuto l'autorizzazione della Fondazione da Como. Riusciranno a scovare i passaggi dei Visconti?
Infine, un altro progetto riguarda il presunto tesoro che sarebbe stato sepolto dai nazisti alla fine della seconda guerra mondiale nel castello di Desenzano, fatto di cui si trova traccia anche in un libro dello storico Arrigo Petacco.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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