Bassa

Sp 235, Orzivecchi «parte offesa»

Il Comune ha chiesto di costituirsi nel procedimento penale relativo al sequestro della tangenziale orceana
Sp 235, Orzivecchi "parte offesa"
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Il Comune di Orzivecchi ha chiesto di costituirsi parte offesa nel procedimento penale relativo alla Sp 235, la tangenziale orceana sequestrata dalla Procura della Repubblica di Brescia nel novembre del 2010 per sospetto inquinamento ambientale.

La decisione è stata presa dal sindaco del Comune della Bassa, Liliana Ferrari, in seguito alla chiusura dell'incidente probatorio, avvenuta lo scorso 18 febbraio con il deposito delle analisi del sottofondo della strada da parte dei periti della Procura, l'ingegnere Paolo Rabitti e il geologo Gian Paolo Sommaruga, incaricati dal gip, Luciano Ambrosoli, di stabilire se il materiale fornito dalla Locatelli spa per la realizzazione della nuova 235, fosse a norma.
«Abbiamo dato incarico all'avvocato Biancamaria Scorza di avanzare questa nostra richiesta» spiega Ferrari che due anni fa, con il primo cittadino di Orzinuovi, Andrea Ratti, ha presentato in Procura l'esposto che ha dato il via alle indagini.

«Con i risultati delle analisi effettuate sul materiale utilizzato per la nuova tangenziale - continua il sindaco - abbiamo più elementi per capire come stanno le cose». Il Comune di Orzivecchi, finora escluso dall'inchiesta, entra, quindi, di diritto nel procedimento penale coordinato dal pm Carla Canaia in cui sono indagati per traffico illecito di rifiuti l'imprenditore bergamasco Pierluca Locatelli, la moglie Orietta Rocca e altre quattro persone. «In quanto parte offesa - precisa il sindaco - potremo visionare gli atti, interloquire con il pubblico ministero e saremo informati sulle decisioni che i giudici prenderanno».

Qualora la Procura decidesse di istruire un processo, il Comune potrà costituirsi parte civile e chiedere di essere risarcito per i danni subiti. Al momento le indagini sono in corso e si attende il provvedimento del pm, che a breve dovrebbe chiedere il rinvio a giudizio degli indagati o l'archiviazione del caso.

Quest'ultima ipotesi sembra però molto improbabile visti i risultati delle analisi effettuate dagli esperti, che nel sottofondo della tangenziale orceana hanno trovato tracce di cromo oltre i limiti consentiti dalla legge nel 75% delle scorie analizzate ed evidenziato che queste ultime «non sono mai state miscelate con sabbia, ma deposte in strati». Secondo i periti il materiale non è mai stato trattato né trasformato. Con questi presupposti molto probabilmente si andrà a processo e il Comune di Orzivecchi si prepara così ad una lunga battaglia legale.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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