Muore carbonizzata dopo la lite con la nuora
Le fiamme hanno avvolto la 71enne sul terrazzino di casa. In corso le indagini dei Carabinieri.
Teletutto: indagini sulla donna morta carbonizzata
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Una tragedia maturata fra le mura domestiche, dopo l’ennesima lite fra suocera e nuora. Fra loro, costrette a vivere nello stesso appartamento alla periferia di Orzinuovi, i rapporti da tempo erano tesissimi. Venerdì mattina, però, la violenta discussione è sfociata nel dramma. La 71enne albanese Nurje Prezja è morta carbonizzata, chiusa a chiave sul terrazzino della casa in cui viveva col figlio, la nuora e le due nipotine.
Ad uccidere l’anziana, secondo una prima ricostruzione degli inquirenti, sarebbero state le fiamme che hanno avvolto il suo corpo una manciata prima delle 11. Fiamme appiccate, forse, dalla sua stessa mano.
A lanciare l’allarme un vicino di casa. E quando i Vigili del Fuoco hanno domato l’incendio, e scoperto il corpo bruciato donna, sono iniziate le indagini del Carabinieri per chiarire i contorni di una vicenda terribile. Quel che è stato accertato è che i rapporti fra le due donne erano tesi e che le violente liti raramente avevano tregua.
Venerdì mattina, quando il capofamiglia è uscito casa, è scoppiato l’ennesimo diverbio. Quel che è successo poi potrà essere chiarito solo nelle prossime ore. La 71enne potrebbe aver minacciato di bruciare la casa col liquido infiammabile: così la nuora l’avrebbe spinta fuori per proteggere le bimbe. Lì l’anziana avrebbe rivolto la fiamma contro se stessa. Oppure la suocera avrebbe trovato sul terrazzino il detergente infiammabile, decidendo di togliersi la vita dopo che la nuora l’aveva chiusa fuori.
Versioni ancora tutte da verificare. Per ora non sono emersi fattori che farebbero pensare a un’azione violenta nei confronti dell’anziana. Ma neppure è stato possibile escluderlo. Gli uomini della scientifica hanno esaminato gli abiti ella nuora, le sue mani e la sua auto. Elementi che serviranno ad escludere l’una o l’altra ipotesi: l’omicidio o il suicidio. In attesa che l’autopsia fornisca dati certi agli inquirenti.
Riproduzione riservata © Giornale di Brescia
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