In poche parole

Sinner e la serietudine dei numeri 1

Jannik, un mostruoso bravo e buon ragazzo del tennis, glaciale, misurato, educatissimo
Il «pugnetto» di Sinner durante il match con de Minaur in Coppa Davis - Foto Epa/Jorge Zapata
Il «pugnetto» di Sinner durante il match con de Minaur in Coppa Davis - Foto Epa/Jorge Zapata

Glaciale, misurato, educatissimo. Potrebbe giocare in completo bianco (che, forse, sarebbe meglio di certi outift che gli propongono. Chissà se se li sceglie lui...) e nemmeno lo macchierebbe. L’unico, per così dire, vezzo? È onnipresente negli spot, ma per farsene una ragione si consulti la voce «come sfruttare un momento d’oro». Jannik Sinner è l’emblema della «serietudine» (vocabolo azzardato, ma tant’è) dei numeri 1: refrattario ad ogni sguaiatezza, esulta con pugnetto chiuso (sa fa il punto

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