Comunicato Stampa: Quarta commissione – Illustrato Pdl su prevenzione criminalità organizzata di stampo mafioso
(Arv) Venezia 23 gen. 2025 - Nel corso della seduta odierna della Quarta commissione consiliare permanente, presieduta da Andrea Zanoni (Europa Verde), vicepresidente Roberto Bet (Lega- LV), è stato illustrato il Progetto di legge n. 281, di iniziativa dei consiglieri Masolo (EV) e Baldin (M5s), “Disposizioni per il rafforzamento delle politiche regionali di sicurezza secondaria in materia di prevenzione della criminalità organizzata di stampo mafioso – modifiche alla L.R. n. 48/2012 ‘Misure per l’attuazione coordinata delle politiche regionali a favore della prevenzione del crimine organizzato e mafioso, della corruzione nonché per la promozione della cultura della legalità e della cittadinanza responsabile’”.
La proposta normativa, mediante la modifica introdotta, ha l’obiettivo di rafforzare il meccanismo di coordinamento e di programmazione delle azioni, attualmente disciplinato dal comma 1° dell’articolo 19 della L.R. n. 48/2012, prevedendo che la ‘Giunta regionale predisponga ogni due anni un piano coordinato delle azioni regionali per la promozione della cultura della legalità e della cittadinanza responsabile e la prevenzione del crimine organizzato e mafioso e dei fenomeni corruttivi. Il piano definisce le azioni regionali finalizzate a perseguire gli obiettivi, con indicazione delle risorse, finanziarie e organizzative, ed è predisposto tenendo conto delle indicazioni delle analisi e delle proposte dell’Osservatorio regionale. Il piano coordinato delle attività è approvato dalla Giunta regionale, previo parere della competente commissione. La Regione assicura la più ampia diffusione del piano integrato delle azioni regionali e può promuovere forme di valutazione partecipata, coinvolgendo cittadini e soggetti attuatori degli interventi previsti, mediante la realizzazione di consultazioni, audizioni e incontri sulle tematiche ritenute di maggiore interesse’.
La vicepresidente del Consiglio regionale, Francesca Zottis (Pd), ha illustrato il Progetto di legge n. 306, di cui è prima firmataria, “Interventi per la valorizzazione e il riutilizzo dei beni e delle aziende sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata”.
Da alcuni anni, in Veneto, non si parla più di insediamento mafioso e della malavita organizzata, ma di vero e proprio radicamento mafioso che si insinua in tutti i settori economici presenti nel territorio. Una forte politica antimafia deve avere tra le proprie priorità il contrasto di tipo patrimoniale e in questo senso è centrale il ruolo delle Regioni e degli Enti locali che in questi anni sono in forte sofferenza economico finanziaria. Un bene immobile confiscato e recuperato per finalità pubbliche, sociali ma anche economiche ha un impatto pubblico molto forte.
Il Progetto di legge propone di creare un coordinamento tra Regione ed enti del territorio per mettere in campo azioni specifiche, con i seguenti obiettivi: dare un maggiore sostegno ai Comuni e alle realtà sociali negli investimenti pubblici e sociali sui beni confiscati; creare maggiore conoscenza e consapevolezza della presenza di tali beni e del loro valore simbolico nella popolazione, al fine che il bene stesso diventi patrimonio comune; facilitare l’uso dei beni confiscati; incrementare i rapporti con le reti civiche ed educative; creare un maggiore coordinamento puntuale tra enti, privati e Regione; accelerare l’uso dei beni confiscati da parte di Comuni e privati; incrementare la trasparenza, il coordinamento e la lettura di informazioni tra Regioni, Regione ed Enti pubblici e privati per una mappatura flessibile e veloce del territorio.
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