Comunicato Stampa: “Mangia come scrivi”, un viaggio tra i sapori del Nord con Vittorio Feltri e Tommaso Farina

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È un viaggio tra i sapori autentici e le più radicate tradizioni culinarie il libro“Mangia come scrivi”, la guida all’Alta cucina del Nord diVittorio FeltrieTommaso Farina, pubblicato per ilGruppo Albatros il Filo. Un percorso tratrentacinque ristorantiche, da un capo all’altro della Lombardia e dintorni, custodiscono l’eccellenza della cucina settentrionale, a suon di polenta, bagna cauda, cotolette, risotti e molto altro. 
Un esperimento notevole, quello del fondatore e già direttore di Libero Quotidiano e del noto critico gastronomico, frutto di quattro anni di intensa ricerca e sperimentazione, ma non solo. “Mangia come scrivi” èuna guida trasversale, irrinunciabile per i palati più esigenti e adatta a tutte le tasche, dal momento che, accanto ai ristoranti più innovativi, insigniti di costellazioni di Stelle Michelin, troviamo le osterie e le trattorie che, di generazione in generazione, hanno saputo esaltare la ricchezza dei sapori più intensi della cucina tradizionale e contadina. 
La vocazione giornalistica di Vittorio Feltri e Tommaso Farina emerge specialmente tutt’intorno alla tavola imbandita, ancora prima che il boccone possa accarezzare il palato. Il racconto degli autori le trasformazioni dei ristoranti suggeriti,soffermandosi sugli aneddoti più gustosie, talvolta, persino fantasiosi. Parliamo, per esempio, della leggenda secondo la quale Renzo Tramaglino si fermò a rifocillarsi, durante la sua fuga da Milano, proprio all’Antica Trattoria Monluè, poco distante dall’attuale Aeroporto di Linate. Poco importa che si tratti di un personaggio di manzoniana invenzione: dopotutto, nel diciassettesimo secolo l’osteria esisteva già. 
È nel racconto che Tommaso Farina innova e sorprende, trasformando una semplice guida gastronomica in un affresco vivido di sapori, storie e memorie. Seguendo le suggestioni e i suggerimenti del palato di Vittorio Feltri, il critico costruisce un’impalcatura narrativa cheracchiude nella stessa fotografia il presente e il passato, l’innovazione e la tradizione. La sua prosa densa e materica accende i sensi, immerge il lettore tra il fumo delle griglie accese, il sussurro burroso di un perfetto risotto all’onda, il crocchiare dorato di una cotoletta battuta a mano. 
La storia delle famiglieche reggono questi templi del sapore si intreccia ai profumi delle cucine, ai condimenti che esaltano, avvolgono, sorprendono. Dei ristoranti viene infatti compilata una vera e propria biografia, che include una panoramica degli chef più amati, delle generazioni che si sono susseguite ai fornelli o che hanno ravvivato con personalità l’ambiente della sala, affermandosi come istituzioni del panorama culinario locale. Tutt’intorno, ipanorami mozzafiatodelle Prealpi, delle colline della Brianza, dei Laghi e dell’Oltrepò pavese costituiscono la cornice perfetta per accompagnare il pasto. Le descrizioni accendono il desiderio di assaporare ogni piatto e trasportano il lettore inuna degustazione immaginaria: un’abilità che fa di questo libro un vero e proprio atto d’amore per la cucina e la sua narrazione.
Insomma, nulla da invidiare alle pur straordinarie tradizioni culinarie delle regioni cispadane e oltre, spesso più note ai turisti, ma non per questo le sole a poter rappresentare la straordinaria ricchezza del patrimonio gastronomico italiano.La cucina del Nord custodisce un’identità ben definita, fatta di equilibrio tra tradizione e innovazione, radicata nel territorio ma aperta a nuove combinazioni di sapori. Nelle cucine più raffinate e nei ristoranti dal concept più ricercato, non manca una sapiente contaminazione con materie prime d’eccellenza provenienti da tutta Italia e, talvolta, anche oltre i confini nazionali. È l’arte di accogliere nuovi ingredienti e suggestioni senza mai snaturarsi ciò che rende questa tradizione gastronomica tanto viva quanto sorprendente.
In“Mangia come scrivi”la parola si fa ingrediente, la scrittura si trasforma in un’arte gastronomica che stimola tanto il palato quanto la mente. Vittorio Feltri e Tommaso Farina impugnano la penna con la stessa sicurezza con cui uno chef affila il coltello e il risultato è un vero e proprio banchetto letterario. Non possono mancare, in coda a ciascun racconto gastronomico, tutti i dettagli per godere della migliore esperienza possibile, dalle informazioni sui ristoranti – contatti, giorni di apertura, fascia di prezzo – fino alle specialità più rappresentative e ai piatti imperdibili, accuratamente selezionati dai palati esigenti degli autori. Un itinerario curato con metodo, che guida il lettore lungo un percorso di tradizione e ricerca che offre consigli non solo su dove mangiare, ma anche su come vivere al meglio il piacere della buona tavola.
 

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