Comunicato Stampa: ‘Cellule, si promuovono, si raccontano, si donano’
(Arv) Venezia 16 dic. 2024 - Per garantire una speranza ai pazienti affetti da gravi malattie del sangue in attesa di trapianto, avere molti donatori a disposizione è importante per stabilire più facilmente una compatibilità, ma non basta: è necessario individuare il ‘miglior donatore possibile’, che è colui che presenta un’elevata concentrazione cellulare, che è informato e consapevole della propria scelta e arriva alla donazione senza ripensamenti.
Sono stati presentati oggi a palazzo Ferro Fini, durante la conferenza stampa ‘Cellule, si promuovono, si raccontano, si donano’, i progetti avviati da ADOCES – Associazione Donatori Cellule Staminali Emopoietiche - con la partnership di AIL – Associazione Italiana Leucemie – Treviso, e finanziati dalla Regione Veneto. È emerso come il Veneto, con circa 130.000 volontari iscritti al Registro italiano IBMDR (il Registro Veneto comprende anche le provincie di Trento e Bolzano), sia la seconda regione italiana, dopo la Lombardia, per numero di donatori volontari (dato Report 2023 Centro Nazionale Trapianti); tuttavia, se questo garantisce una maggiore probabilità di match tra donatore e paziente, non rappresenta l’unico criterio per la buona riuscita dei trapianti di cellule staminali emopoietiche (la fonte privilegiata oggi nel 90% dei casi è il sangue periferico, si ricorre al midollo solo per il 10%).
“Voglio portare l’attenzione sui progetti di ADOCES e AIL – spiega Sonia Brescacin, consigliere regionale e presidente della Quinta commissione consiliare, competete in materia sociosanitaria – in particolare in questo momento dell’anno, in cui si parla di ‘doni’. Promuovere la donazione, a beneficio di tutti i malati, è prima di tutto un dovere culturale e il contesto privilegiato per coltivare questa disponibilità e attenzione è rappresentato dalla famiglia, come testimoniano oggi i giovani donatori presenti. Credo che oggi sia una giornata importante per dare visibilità ad ADOCES e ad AIL Treviso, che assieme promuovono la donazione di cellule staminali emopoietiche e del cordone ombelicale; una donazione che salva la vita a chi magari non conosciamo, arricchendo tutta la comunità. Soprattutto durante il periodo natalizio, vogliamo rimarcare l’impegno delle tante associazioni che, durante tutto l’anno, con la loro attività di sensibilizzazione verso una donazione in grado di salvare vite umane, sono a fianco del servizio sanitario pubblico”.
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