Comunicato Stampa: Baldin (M5s): “Caro vita e tagli al Welfare con pesanti ripercussioni per famiglie.Quattro proposte"

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(Arv) Venezia 21 gen. 2025 -      Erika Baldin, Capogruppo del Movimento 5 Stelle a palazzo Ferro Fini, oggi, nel corso di una conferenza stampa, ha presentato “quattro proposte per aiutare le famiglie in difficoltà alla luce del caro vita e dei tagli al Welfare. Proponiamo innanzitutto di applicare l’Addizionale IRPEF regionale per le fasce sopra i 50 mila euro di reddito: il sacrificio di pochi potrebbe aiutare, con 100 milioni di euro l’anno, tanti nuclei familiari. Serve inoltre un contributo straordinario contro il caro vita, per alleggerire le spese dei nuclei con ISEE familiare inferiore a 30 mila euro. È quanto mai urgente, altresì, mettere mano alla riforma delle IPAB, attesa da decenni, che vede la nostra Regione in grave ritardo, al pari di Sicilia e Calabria. Per noi la soluzione ottimale sarebbe quella di creare un modello aziendale esclusivamente pubblico, come in Emilia-Romagna e Toscana. Infine, abbiamo presentato una richiesta formale al Presidente Luca Zaia affinché venga convocata la Commissione regionale dei consumatori e degli utenti, in quanto riteniamo che, soprattutto in questo momento di incontrollato aumento del costo della vita, sia fondamentale che tutti gli attori, enti, istituzioni, associazioni e sindacati, siano chiamati a collaborare per ricercare le soluzioni più opportune”. L’esponente pentastellata ha motivato le proposte avanzate presentando “i dati che testimoniano il caro vita, in particolare nel Veneziano. L’inflazione media è aumentata e, nel 2024, in Veneto, si è attestata a un + 1,3%, prima Regione italiana; la spesa, considerati i consumi delle famiglie residenti, è salita su base annua in media di 427 euro in Veneto. Inoltre, dal 2023 al 2024, in media, il prezzo dei carburanti è cresciuto del + 1.91%. Sono aumentati le utenze di luce e gas, il costo dei servizi alla persona e quello per la frequentazione della scuola dell’obbligo”. Baldin ha sottolineato in modo particolare come “nel Veneziano, nel 2023, lo stipendio medio lordo è stato di 1.728 euro, le buste paga sono aumentate del 3,5%, ma il costo della vita è salito del + 5,6%. Dal 2021 al 2024, gli alimentari sono aumentati di + 20%, gli ortaggi di + 19%, il pesce addirittura di + 27%. Anche le aziende sono penalizzate: nel 2025, le imprese italiane dovranno affrontare un aumento complessivo delle bollette di 13,7 miliardi di euro rispetto al 2024, parti a un incremento del 19,2%. Senza dimenticare gli asili nido, che sono pochi e cari, a causa dei tagli del Governo Meloni agli Enti locali”. “E le Case di riposo del Veneto hanno annunciato un aumento delle rette di circa 100 euro al mese, pari a un incremento medio del 5/6% - ha aggiunto la consigliera M5s - Le strutture private, che rappresentano una quota significativa dell’offerta regionale, applicano rette che possono superare i 3 mila euro mensili. A Venezia, ci sono circa 37 mila over 75 e mantenere un familiare all’interno di una RSA costa tra i 2700 e i 3600 euro al mese; gli anziani che possono permettersi di pagare le rette, senza impegnativa, godendo solo della propria pensione, sono solo il 3,8%”. La consigliera regionale ha posto infine l’accento sulla “difficile situazione in cui versano quasi 300 mila ultrasettantacinquenni veneti che vivono soli e non sono adeguatamente supportati. D’altra parte, per una famiglia con due figli in età scolare e un anziano ospite in RSA, nel 2025, si sono registrati aumenti per più di 2 mila euro”. Nel corso della conferenza stampa, hanno preso la parola rappresentanti di diverse associazioni dei consumatori veneti, tra cui Codacons “i cittadini devono essere adeguatamente informati sui loro diritti per poi vederli applicati”, Adiconsum “il nostro compito è rendere responsabile il consumatore nelle spese e nell’amministrazione quotidiana dell’economia familiare, che è diventata difficilissima a causa del taglio al Welfare. Oggi non si parla più di benessere ma di mera sopravvivenza e la Politica deve intervenire”, e Movimento per la difesa della sanità pubblica veneziana “servono finanziamenti e progettualità per contrastare il graduale smantellamento della sanità pubblica a favore di quella privata”. È stato inoltre rappresentato lo status degli anziani ospiti nelle RSA, che devono essere tutelati nei loro diritti: serve più trasparenza da parte di Regione e Ulss.

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