Yara: difesa chiede la nullità della relazione dei Ris
Bossetti in aula a Brescia, chiesta la scarcerazione: i difensori chiedono la nullità della relazione dei Ris sul dna.
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«Era provato da oltre quattro mesi di isolamento, ma attento a quanto succedeva in aula: ha voluto esserci per ribadire la sua innocenza»: così i legali di Massimo Giuseppe Bossetti, il 43enne di Mapello (Bg) accusato dell'omicidio di Yara Gambirasio, al termine dell'udienza al Tribunale del Riesame. L'uomo è comparso questa mattina in aula per la discussione sul ricorso contro l'ordinanza di rigetto dell’istanza di scarcerazione presentata dai suoi difensori, Silvia Gazzetti e Claudio Salvagni. I due avvocati sono ricorsi ai giudici bresciani dopo che una prima istanza era stata bocciata dal gip di Bergamo.
Bossetti, che aveva chiesto espressamente di essere presente, è rimasto in silenzio davanti collegio presieduto dal giudice Michele Mocciola, che ora ha tempo fino a martedì 21 ottobre per decidere sul ricorso. In aula anche il pm Letizia Ruggeri, titolare delle indagini sul caso.
Oltre ad aver contestato la presenza di gravi indizi di colpevolezza, i due avvocati hanno presentato una serie di eccezioni preliminari, chiedendo la nullità della relazione dei Ris sul dna. Si tratta dell'elemento con cui è stato attribuito a Bossetti il codice genetico di ignoto 1, trovato sul corpo di Yara. La difesa l'ha contestato in aula per questioni procedurali: «Se la nostra richiesta venisse accolta, sarebbe un duro colpo per l'accusa», hanno commentato i legali.
Emanuele Galesi
Riproduzione riservata © Giornale di Brescia
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