Un concorso di idee per il «sostituto» del Bigio
Era stato realizzato per «lui». Ma ora, il piedistallo incastonato in piazza Vittoria, sul quale avrebbe dovuto svettare, si prepara ad accogliere una sua sostituta. «Lui» è il Bigio, la scultura di Arturo Dazzi che da ormai più di un anno fa discutere la città. La «sua sostituta», invece, sarà un’opera tutta da scegliere.
Ad interrompere il valzer di polemiche è la Loggia, decisa a lanciare un concorso di idee internazionale per selezionare l’opera d’arte che troverà casa dietro la nuova fontana di piazza Vittoria. Sostituendo, di fatto, il Bigio. Una decisione, questa, che arriva dai piani alti del Palazzo.
A giugno sarà bandito il concorso di idee internazionale. Percorso che la Loggia intende intraprendere insieme alla Soprintendenza, con la quale concorderà i criteri che staranno alla base del bando di gara. Tanto più che se è vero che l’ente non può costringere il Comune ad installare il Bigio in piazza Vittoria, è altrettanto vero che - come chiarisce il soprintendente per i Beni architettonici e paesaggistici, Andrea Alberti - «una nostra valutazione, qualora dovesse essere avviato un concorso di idee, sarà necessaria. Poiché l’opera eventualmente selezionata andrebbe ad inserirsi e collocarsi in un contesto sottoposto a vincolo».
Il Bigio resterà quindi confinato in magazzino, nonostante il restauro? No. Troverà semplicemente una collocazione «meno problematica». Ad oggi sono due le ipotesi sul tavolo: Campo Marte oppure Santa Giulia, dove la musealizzazione della scultura sembra convincere di più gli assessori.
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