Un bresciano tra i passeggeri del traghetto in fiamme

Un oculista del Civile è tra i passeggeri della Norman Atlantic, i familiari erano rientrati in aereo
Attesa a Brescia per le sorti del medico del Civile a bordo del traghetto in fiamme
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Tra i passeggeri del traghetto Norman Atlantic, su cui si è scatenato un rogo durante il viaggio tra la Grecia e l’Italia, vi è anche un medico del Civile.

Si tratta di un nostro concittadino residente con la famiglia a Botticino, di origine greca, ma da molti anni in servizio nel reparto di oculistica dell'ospedale cittadino diretto dal professor Francesco Semeraro.

Fortunatamente è riuscito a contattare i familiari ai quali avrebbe riferito di essere rimasto sul natante al traino del rimorchiatore che lo sta portando verso un attracco sicuro proprio per le sue competenze mediche, ovviamente preziose in un frangente d’emergenza come quello che si sta vivendo sulla nave in fiamme. In casi simili, infatti, indipendentemente dalla specializzazione, il personale medico è chiamato in prima linea per prestare i primi soccorsi.

Il medico era partito con la famiglia per trascorrere il Natale nei luoghi d’origine. Dopo la festività il resto della famiglia è rientrato a Brescia in aereo, mentre l’oculista ha scelto di tornare in nave per riportare i bagagli con l’auto. Proprio nel garage dove aveva parcheggiato il proprio mezzo si è però scatenato l’incendio che ha causato il naufragio.

Nel frattempo, su 478 persone, sono 351 quelle tratte in salvo dalla nave devastata dall'incendio. Lo comunica la Marina Militare. Di queste, 16 sono giunte in Italia, mentre altre 49 sono ancora in rotta verso Brindisi. La Guardia Costiera continua a coordinare i soccorsi, che proseguono con l’impiego di mezzi aeronavali della Guardia Costiera, della Marina Militare e della Aeronautica e con l’ausilio di 8 mercantili. Finora vi è stata una vittima: si tratta di un cittadino greco morto mentre cercava di raggiungere la scialuppa di salvataggio. Le operazioni di salvataggio dei passeggeri sono complicate dalle condizioni del mare.

 I soccorritori presenti sul posto hanno inoltre comunicato che le fiamme a bordo della Norman Atlantic sono state domate, almeno quelle a vista dall’esterno. L’unità continua ad essere ancora avvolta da fumo denso, riconducibile ad altri eventuali focolai presenti all’interno dello scafo. 

In attesa che tutte le persone vengano tratte in salvo, si apre però la questione della sicurezza sull'imbarcazione.  Sono infatti sei le carenze («deficiencies») riscontrate nell’ultima ispezione effettuata a Patrasso il 19 dicembre, tra cui quella particolarmente significativa dell’apertura-chiusura delle porte antincendio, giudicata «malfunzionante». È quanto si legge nel rapporto dell’organizzazione internazionale Paris MoU, che ha coordinato l’ispezione. Gli ispettori tra l’altro avevano anche riscontrato l’assenza di luci e batterie di emergenza, e la presenza di dispositivi di chiusura automatica delle porte non a norma. Problemi che però non avevano portato a un fermo della nave.

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