Truffatrice della porta accanto: ecco le segnalazioni

Le segnalazioni dei nostri lettori in merito alla truffa della donna che si presenta in cerca di soldi per il marito con l'auto in panne
"Auto in panne", scatta la truffa
AA
Pare aver mandato la parte a memoria. Si presenta come la signora Cherubini del palazzo accanto. Chiede un prestito di poche decine di euro. Afferma che le servono per il marito, rimasto in panne con l’auto. Giura di riportare la somma entro sera, aggiungendo che la madre sta arrivando da Esine per portarle il denaro.
 
Abbiamo ricevuto più segnalazioni di tentativi di raggiro molto simili. Verosimilmente riconducibili al medesimo soggetto. Ecco i contributi dei nostri lettori.
 
A NOVEMBRE
«Mi è successo nelle prime settimane di novembre. Ero nel pieno del trasloco e abitavo già nel mio nuovo appartamento. Non conoscendo nessuno ho creduto alla signora pensando che fosse davvero una dei condomini. Ero in forte stato di tensione e la circostanza ha favorito la donna».
 
A FLERO
Medesimo modus operandi. Una lettrice chiama in redazione e ci racconta quanto segue. «La donna aveva i capelli biondi raccolti in una coda. Ha tentato di raggirare mia madre, che ha 88 anni. Portava un paio di jeans. Si è spacciata per una vicina di casa. Ha affermato che il marito era fermo con l’auto in panne in tangenziale. Aveva bisogno di 250 euro per il carro attrezzi. Per raggiungere la somma ne mancavano 20. Anche nel mio caso ha menzionato la madre che, a sua detta, stava arrivando da Esine. Ho appreso che la donna si era fatta viva anche in una cartoleria poco distante, chiedendo la stessa somma». 
 
IN CITTA’
Ecco invece un’altra e-mail arrivata in redazione. «A me è accaduto la scorsa estate. Abito fra viale Caduti del Lavoro e via Chiusure. La signora ha suonato alla mia dirimpettaia (anziana) ed è riuscita a scucirle 20 euro, con la solita promessa della restituzione... Si trattava di una donna (bresciana) intorno ai 45 anni, alta circa 1 metro e 60, castana, trafelata. Ha suonat e di abitare nel palazzo accanto. Ha aggiunto che il marito era rimasto in panne col furgone, con figli al seguito, e che la madre stava arrivando dalla Valcamonica col denaro necessario per il soccorso stradale. La richiesta, in questo caso, era di ben 120 euro
 
VIALE VENEZIA
Infine, ecco un’altra segnalazione arrivata per posta elettronica. «La donna ha suonato anche a me facendo le stesse richieste per la sua auto, chiedendomi un aiuto in denaro. Io abito nella zona di viale Venezia. Naturalmente a tale richiesta non ho aderito». 
 
Se avete segnalazioni mandateci una e-mail a gdbweb@giornaledibrescia.it

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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