Stamina, 20 indagati: chi sono i bresciani coinvolti
Venti indagati, tra manager, medici, biologi e neurologi. Ci sono anche nomi bresciani tra quelli che la Procura della Repubblica di Torino ha iscritto nel fascicolo aperto sul caso Stamina. Le accuse a vario titolo, vanno dall’associazione per delinquer aggravata e finalizzata alla truffa, esercizio abusivo della professione medica e violazione della norma sulla privacy.
L’ avviso di conclusione delle indagini preliminari è stato notificato prima a Davide Vannoni, padre del metodo Stamina, terapia somministrata a Brescia fino allo scorso 2 aprile. Coinvolti anche il suo vice Marino Andolina e Erica Molina, biologa operante nella struttura degli Spedali civili e i bresciani Ermanna Derelli, direttrice sanitaria del Civile, Fulvio Porta direttore di struttura agli Spedali Civili, Carmen Terraroli, membro della segreteria scientifica del Comitato etico del Civile, Arnalda Lanfranchi, dirigente di Sezione degli Spedali Civili e Gabriele Tomasoni, direttore di struttura del Civile.
Nelle settanta pagine di conclusione delle indagini firmate dal Procuratore di Torino Raffaele Guariniello sono stati affrontati tutti gli aspetti della spinosa vicenda, a partire da quello economico. Gli indagati hanno ora 20 giorni di tempo per chiedere di essere interrogati o per presentare memoriali difensivi.
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