Sesso con 16enne, la svolta dall'indagine per omicidio
Atti sessuali con un’ospite sedicenne. Diversi gli episodi. Tutti documentati da intercettazioni ambientali, effettuate prima, durante e dopo gli incontri. La vicenda che ha portato all’arresto dell’imprenditore bresciano Giovanni Bonomelli e della complice Michela Righetti con l'accusa di atti sessuali con minore sarebbe emersa in seguito ad alcune intercettazioni ambientali.
Il pm Claudio Pinto e i carabinieri del Nucleo Investigativo guidati dal capitano Pietro D’Imperio, sono arrivati a lui e alla Righetti nell’ambito di una più vasta indagine. I carabinieri di Brescia, infatti, avrebbero appreso dei rapporti sessuali nel corso delle indagini per l’omicidio di Tiziano Stabile, l’uomo trovato morto a fine novembre in un parcheggio nella zona industriale di Bedizzole.
L’inchiesta su Bonomelli, avviata lo scorso mese di novembre, ha subito una decisa accelerazione quando, sbobinando il contenuto di diverse intercettazioni ambientali eseguite in casa, in auto e negli uffici del fondatore della Lautari, gli inquirenti hanno capito che il rapporto tra quest’ultimo, la sua donna e la minorenne, affidata dai genitori alla comunità di Pozzolengo nella speranza di salvarla dal buco nero della dipendenza, fosse tutto tranne che lecito.
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