Per molti bresciani il cenone sarà a casa
Le contromosse dei ristoratori: menù a prezzi abbordabili e la possibilità di cenare alla carta
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Saranno le temperature polari o forse è la crisi, ma una buona parte dei bresciani pare intenzionata a organizzare il veglione di San Silvestro in casa.
Lo si evince anche dalle indicazioni che arrivano da alcune gastronomie cittadine: quest’anno è decisamente aumentato il numero dei clienti che acquistano prodotti già pronti o da cucinare con l’intenzione di portarli su una tavola imbandita in casa propria o da amici e parenti.
I ristoranti, visto il calo di prenotazioni, cercano di aggiustare il tiro. Come? «Per esempio - spiega il vicepresidente di Arthob Brescia Domenico Archetti - il costo si è abbassato ed è alla portata di budget medi anche per il cenone di San Silvestro. E molti colleghi daranno la possibilità di mangiare alla carta anche quella sera».
Nelle ore che ci traghetteranno dal 2014 al 2015 a non smentire la tradizione sarà il menù: stando agli addetti ai lavori cotechino e lenticchie, casoncelli e capitone si confermano intramontabili.
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