«Mirco è un buono, Serle non è il Far West»

La scarcerazione del 29enne che ha sparato e ucciso il oladro è accolta con gioia dai serlesi.
Teletutto: L'abbraccio di Serle
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Al bar Le Rose, nel centro di Serle, quando dalla tivù è arrivata la notizia della scarcerazione di Mirco Franzoni, è scoppiato un boato.«Tutti si sono abbracciati, abbiamo gridato di gioia - raccontano i titolari - Poi ci siamo guardati negli occhi: piangevamo come bambini, nessuno escluso. Che bella notizia. Mirco non meritava di stare in prigione É un ragazzo così mite, gentile, riservato. Se avrà bisogno di qualcosa, adesso o in futuro, siamo pronti ad aiutarlo».

Massimo Bresciani e Marco Marullo sono amici di Mirco, e si stanno dando da fare per creare attorno a lui una fitta rete di solidarietà. «Siamo vicini a un ragazzo buono e sfortunato - dicono. - Certo, quanto è successo oggi è solo un primo passo, ma molto positivo. Confidiamo nel lavoro della magistratura, siamo sicuri che la verità si farà strada. Adesso intendiamo organizzare una raccolta di fondi, per aiutare la famiglia a sostenere le spese legali. Ci hanno chiamato anche da fuori paese, perfino da fuori provincia. Gente disposta a darci una mano».

Un pensiero va pure al giovane albanese morto quella maledetta sera. «La perdita di una vita, anche se si tratta della vita di un ladro, non può che addolorare. Noi non siamo razzisti, Serle non è il Far West».

 

 

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