Mercato Libero: sequestrati immobili e milioni di euro

Un'operazione delle Forze di polizia della Provincia di Brescia ha portato all'arresto di nove persone.
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Un'operazione (Mercato Libero) delle Forze di polizia della Provincia di Brescia (Questura-Squadra Mobile, Carabinieri-Nucleo Investigativo, G.I.C.O. del Nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza) ha portato all'arresto di nove responsabili di reati tributari, fallimentari e di riciclaggio di denaro, nonché di traffico di sostanze stupefacenti.

Sequestrati inoltre circa 100 immobili tra unità abitative, autorimesse, terreni, magazzini e fabbricati, oltre a società e valori per 12 milioni di euro. Tutto ciò in esecuzione di specifico provvedimento emesso dal Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Brescia, Dott. Cesare Bonamartini.

Sei dei soggetti arrestati sono stati portati in carcere, mentre per gli altri tre responsabili è stata disposta la misura degli arresti domiciliari.
 
I provvedimenti cautelari sono stati ordinati in relazione a indagini avviate e coordinate sin dall’ottobre del 2010 dal sostituto procuratore della Repubblica di Brescia Paolo Savio; ricostruita l’operatività di un sodalizio criminale composto da cittadini italiani con dimora in provincia, dedito alla gestione di aziende operanti nel settore edile che, nel periodo preso in considerazione, hanno consentito agli amministratori di fatto di accumulare ingenti disponibilità finanziarie, frutto di sistematica evasione fiscale.
 
Omettendo con sistematicità la presentazione delle dichiarazioni dei redditi e i versamenti contributivi e previdenziali per l’impiego dei dipendenti, con conseguente abbattimento del cuneo fiscale, le aziende oggetto di indagine riuscivano ad ottenere subappalti, anche di rilevanza pubblica, con costi tali da sbaragliare la concorrenza, al di fuori delle ordinarie leggi del mercato.
 
I provvedimenti cautelari personali e reali sono stati eseguiti nelle province di Brescia, Bergamo, Como, Milano, Mantova, Reggio Calabria e Vicenza.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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