Lite finisce a bottigliate, sangue in via S. Faustino
Una lite che sfocia in rissa. Una mano armata di bottiglia che va a segno. Un uomo che fugge per la strada con la testa grondante sangue. E poi una caccia all'uomo, per medicare prima i due feriti della discussione ampiamente degenerata e quindi per capire le responsabilità del caso.
Serata decisamente movimentata e attimi di apprensione quelli che hanno tenuto banco tra vicolo delle Ventole, vicolo San Faustino e via Fratelli Bandiera, al Carmine. Una manciata di metri quadrati e un dedalo di vie che hanno fatto da sfondo alla rissa scoppiata secondo le testimonianze raccolte tra alcuni cittadini stranieri proprio in un'abitazione di vicolo delle Ventole, a metà di via San Faustino, grossomodo all'altezza della Basilica dei Santi Patroni. All'interno dell'appartamento al momento in cui tutto ha avuto inizio ci sarebbero state una ventina di persone.
Alcuni residenti all'improvviso, dopo aver udito rumore e grida, hanno visto un uomo allontanarsi di corsa con la testa ferita e le mani imbrattate di sangue. Immediato l'allarme lanciato alla Polizia e al 118: agenti e soccorritori, tuttavia, giunti nel vicolo non hanno trovato sulle prime ad attenderli che i testimoni attoniti della rissa.
Solo le ricerche condotte nelle vie limitrofe hanno consentito di individuare il ferito più grave, condotto al Civile, in via Fratelli Bandiera. Il secondo contendente è stato invece rintracciato e medicato dalle ferite poco lontano dal luogo della rissa.
Tutti da chiarire i motivi del diverbio degenerato, che ha avuto in ogni caso per protagonisti dei cittadini stranieri: tanto i coinvolti nello confronto a mano armata di bottiglia, quanto gli incolpevoli e sgomenti testimoni, dei cittadini di nazionalità filippina, che hanno provveduto ad allertare i soccorsi. Delle indagini si occupa la Polizia.
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