Ambientalisti in corteo: «Emergenza ambientale»
Sono scesi per strada, in piazza e davanti alle sedi delle principali istituzioni cittadine, per chiedere il riconoscimento dello stato di emergenza ambientale in cui versano Brescia e la sua provincia e la conseguente moratoria di tutti i progetti in essere, dalle discariche ai bitumifici, dalle autostrade all'Alta velocità.
Si è svolta sabato pomeriggio la manifestazione di protesta organizzata dalla Rete Antinocività bresciana, che comprende numerosi comitati ambientalisti. A questi, nel corso del sit in cominciato in via Milano, si sono aggiunti rappresentanti dei No Tav e delle associazioni dei migranti.
In tutto oltre un migliaio di persone si sono mosse attraverso il centro, attraversando la zona del Carmine e di via San Faustino, per arrivare davanti al palazzo della Loggia, dove era in corso il Consiglio comunale dedicato al Pgt. Qui hanno agitato striscioni e ripetuto gli slogan che caratterizzano la protesta: «Liberiamo acqua, aria e suolo».
Di seguito il serpentone si è spostato davanti al Broletto, sede della Provincia, per ribadire le richieste del comitato: oltre al riconoscimento dello stato di emergenza ambientale, misure urgenti per diminuire il traffico urbano ed extraurbano; attuazione di un piano rifiuti zero; stop al consumo del territorio fertile; la bonifica e messa in sicurezza del sito Caffaro; la realizzazione di aree verdi e la convocazione degli Stati Generali sull'Ambiente, con la partecipazione di tutti i comitati.
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