Questione ambientale, «il sistema produttivo punti sull’energia pulita»

Umberto Scotuzzi
Gli studenti del Capirola si sono rivolti alle imprese nell’ambito dell’Hub della conoscenza
L’incontro andato in scena nel giardino di villa Seccamani - © www.giornaledibrescia.it
L’incontro andato in scena nel giardino di villa Seccamani - © www.giornaledibrescia.it
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Mobilità dolce, imprese sostenibili, promozione di una cultura ambientale, messa in azione e condivisione di buone pratiche. Sono questi alcuni degli ingredienti di una più ampia e articolata ricetta che i giovani delle classi del triennio dell’istituto «Capirola» hanno snocciolato, ieri pomeriggio, nel corso del nuovo appuntamento dell’Hub della conoscenza, presieduto da Giuliano Noci, tenutosi nel giardino di villa Seccamani, e focalizzato sul tema della sostenibilità ambientale.

Un argomento affrontato con lo sguardo dei giovani e pensato, in un nuovo format, come occasione per far dialogare le giovani generazioni con il mondo delle imprese e la società.

Le proposte

Ma che cosa pensano i giovani dell’ambiente? E quali soluzioni avanzano per affrontare quella che è una vera e propria questione indifferibile?

«Innanzitutto - ha spiegato Iman Ejjaki - occorre prendere consapevolezza che la questione ambientale richiede un approccio globale e non individuale. Ne va della nostra stessa esistenza: occorre agire subito, passare dalle molteplici idee a soluzioni immediate e facilmente spendibili». «Noi giovani della generazione Z - hanno aggiunto Luca Totaro e Beatrice Cremaschini - ci sentiamo predisposti a impegnarci fattivamente su queste tematiche: ma chiediamo di farlo fin d’ora, auspichiamo un nostro più ampio coinvolgimento, una maggior fiducia nei nostri confronti».

Perché, come ha chiosato Luca Gervasio, «l’ambiente non ha colore politico e la stessa Costituzione la riconosce come un valore: di parole ne sono state dette molte ma non sempre alle parole hanno fatto seguito i fatti».

E i suggerimenti degli studenti capirolini hanno coinvolto anche il mondo delle imprese a cui si è rivolta Arianna Bertoletti: «Occorre che il sistema produttivo attui una politica di attenzione all’ambiente, puntando su energia pulita e abbattimento di emissioni di CO2, proponendo un modello basato sul riutilizzo e innescando un processo virtuoso».

Scuola e imprese

E, chiamato in causa, il mondo delle imprese ha risposto per voce di Alessandro Lanfranchi (Padania Acque), Ilaria Zonca e Linda Savoldi (ufficio Ambiente ed Energia di Duferco), che hanno evidenziato le buone pratiche messe in atto nelle loro aziende per favorire la sostenibilità. Anche la scuola è parte integrante: «Con l’apertura, il prossimo anno scolastico, del bar interno alla scuola - annuncia il dirigente Gianmarco Martelloni - daremo particolare attenzione a questi temi a 360°: ambiente è anche, ad esempio, educazione alla salute, all’alimentazione».

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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