In Lombardia lo sviluppo sostenibile passa dall’Hub della Conoscenza
Dal dire al fare. L’Hub della Conoscenza, il progetto voluto da Cassa Padana, Istituto Capirola di Leno, Politecnico di Milano e supportato da Editoriale Bresciana, si avvia verso lo sviluppo di un patto sostenibile della Lombardia Orientale.
A spiegarlo, durante il convegno – che si è svolto ieri mattina nel Cassa Padana Forum di Leno – aperto dal presidente dell’istituto bancario Romano Bettinsoli, sono stati i protagonisti, in primis i giovani studenti.
Con l’aiuto del direttore del Giornale di Brescia e di Telettutto, Nunzia Vallini, che ha moderato l’incontro, studenti e istituzioni si sono confrontati sul tema della sostenibilità ambientale del territorio che fa capo a Brescia, Cremona e Mantova: «Tra i parametri che i giovani valutano quando scelgono dove andare a vivere c’è l’attenzione all’ambiente – ha spiegato Giuliano Noci, direttore dell’Hub –. Nelle prossime settimane cercheremo di capire proprio da loro quali sono i fattori che li portano a desiderare un luogo rispetto ad un altro. Fatto questo chiameremo all’appello le imprese e le pubbliche amministrazione per siglare un patto di sviluppo sostenibile da siglare con Regione Lombardia».
Gli enti
Oltre ai tre presidenti di Provincia Emanuele Moraschini (Brescia), Carlo Bottani (Mantova) e Roberto Mariani (Cremona), presente all’incontro anche l’assessore regionale all’ambiente e clima Giorgio Maione: «Abbiamo il dovere di raccontare la nostra Pianura Padana come luogo dove si può fare economia, agricoltura e sviluppo – ha detto l’assessore –, ma con una qualità ambientale che merita di essere difesa e raccontata. Le nostre imprese stanno facendo investimenti importanti nella filiera della sostenibilità e il dato che dice che il 40% dei giovani è occupato nei green job ne è dimostrazione. Dobbiamo ribaltare la narrativa che vuole il nostro territorio come il più inquinato: abbiamo diminuito del 40% le emissioni nocive. Siamo un territorio che grazie agli enti, ai cittadini e alle imprese è riuscito a fare quello che nessuno ha fatto in Europa».
Sul palco però, mentre ad ascoltarli c’era una platea formata da coetanei seduti a fianco di dirigenti scolastici e delle istituzione fra cui il presidente della Camera di Commercio di Brescia Roberto Saccone, cinque studenti: Federico Lò del liceo Arnaldo, Giulia Biondi del Cerebotani, Paramjit Kaur del Capirola, Giada Tonoli del Cossali, Gabriele Gregorini dell’Itis Castelli e Camilla Zanetti del Pastori. Tutti hanno espresso il loro pensiero sul significato di sostenibilità partendo dall’etimologia della parola, fino ad arrivare alla consapevolezza e all’unione di intenti riguardo a tematiche come allevamento intensivo, agricoltura, economia circolare, energia sostenibile, trasporto pubblico, spazi verdi, qualità dell’aria e dell’acqua.
«I ragazzi sono la componente fondamentale – ha concluso Noci –, la loro visione è indispensabile se vogliamo vincere le sfide che ci attendono. Partiamo dai giovani e solo dopo aver coinvolto loro coinvolgiamo anche gli altri. Non è il passato che conta, ma il futuro».
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