Il posto fisso non è più ambito dai giovani?

Il lavoro nell’amministrazione pubblica non è più appetibile per i giovani. Ma perché?
L’impiego comunale è sempre stato uno dei più ambiti. Il posto fisso non solo offre stabilità lavorativa e un ambiente di lavoro più tutelato ma anche comodità. Gli orari sono generalmente regolari, i permessi e le ferie retribuiti e spesso promette un buon sistema pensionistico. A quanto pare ai giovani queste motivazioni non bastano, non hanno più gli obiettivi di un tempo.
Per molti giovani, questo lavoro offre poche opportunità, viene descritto come poco dinamico e quindi temono di restare legati ad una routine poco stimolante fino alla pensione. Inoltre anche gli stipendi sono più bassi rispetto ad un normale impiego in aziende private. Preferiscono quindi cercare un lavoro con la possibilità di avere una crescita all’interno dell’azienda, essere riconosciuti per il loro impegno grazie alla meritocrazia, ricevere una paga adeguata e continuare a fare esperienza.
Assunzione
Entrare non è immediato, bisogna superare un concorso che può richiedere molto tempo: i tempi burocratici rallentano la firma dei contratti e l’inserimento effettivo nei ruoli comunali. Inoltre, i Comuni devono rispettare vincoli di spesa imposti dallo Stato, quindi le assunzioni possono essere limitate o bloccate per mancanza di fondi. Anche gli avanzamenti sono spesso condizionati dall’anzianità e da altri concorsi interni.
Pcto
L’alternanza scuola-lavoro, ora denominata Pcto (Percorsi per le Competenze Trasversali e l'Orientamento), offre agli studenti di acquisire esperienza pratica in vari settori, inclusa l’amministrazione comunale.
Sono diverse le mansioni che i giovani possono svolgere durante queste esperienze, dal supporto amministrativo all’assistenza agli uffici pubblici. Far vivere ai ragazzi il lavoro negli uffici comunali, coinvolgendoli in progetti reali, li farebbe acquisire competenze utili tramite un’esperienza diretta e concreta.
Spesso però gli studenti vengono relegati a compiti noiosi e burocratici, confermando tutti quegli stereotipi che riguardano l’impiego comunale. Il percorso è privo di coinvolgimento attivo e non mostra come il Comune non sia solo «scartoffie», ma che richieda anche capacità di problem solving, comunicazione e gestione dei progetti.
Per rendere il Pcto davvero efficace nell’avvicinare i giovani al lavoro pubblico amministrativo, è necessario ripensarlo come un’esperienza dinamica e formativa.
Coinvolgere gli studenti in attività stimolanti, assegnando loro responsabilità concrete e progetti reali, potrebbe ribaltare la percezione di un lavoro puramente burocratico, mostrando invece il valore e l’impatto che l’amministrazione comunale ha sulla vita dei cittadini. Solo così si potrà trasformare il Pcto in un’opportunità di orientamento autentica, capace di ispirare i giovani e valorizzare il loro potenziale all’interno del settore pubblico.
Riproduzione riservata © Giornale di Brescia
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