Hub della conoscenza, nel secondo incontro focus su società, tecnologia e Gen Z

Umberto Scotuzzi
L’appuntamento «Società e tecnologia. Che cosa ne pensano i giovani» è in programma venerdì 31 maggio dalle 18.30 nei giardini di Villa Seccamani a Leno
Villa Seccamani a Leno, base operativa dell'Hub della conoscenza
Villa Seccamani a Leno, base operativa dell'Hub della conoscenza
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Se il primo «Dialogo con gli studenti» dell’Hub della Conoscenza si è concentrato su ambiente e sostenibilità, il prossimo appuntamento avrà come focus un tema quantomai attuale: società e tecnologia. «Società e tecnologia. Che cosa ne pensano i giovani», questo il titolo del secondo appuntamento che si terrà nei giardini di Villa Seccamani venerdì 31 maggio dalle 18.30.

L’incontro

Dopo i saluti istituzionali di Andrea Daffi, responsabile Marketing e comunicazione di Cassa Padana, ad aprire i lavori sarà Giuliano Noci, direttore scientifico dell’Hub della Conoscenza e prorettore del Politecnico di Milano, che presiederà e introdurrà l’argomento della serata.

Ampio spazio verrà riservato agli studenti del triennio dell’Istituto di Istruzione superiore «Capirola» di Leno. Con le loro osservazioni, i ragazzi e le ragazze porteranno la prospettiva e il punto di vista delle nuove generazioni su questo importante argomento. Poiché la digitalizzazione sta trasformando l’Italia, le aziende stanno sempre più adottando soluzioni digitali per migliorare l’efficienza operativa, ridurre i costi e offrire servizi migliori ai clienti.

L’incontro ospiterà anche due rappresentanti del mondo imprenditoriale bresciano e cremonese: Gabriella Martani, consigliere delegato e titolare effettivo di Eurotecno, e Luca Lesignoli, amministratore delegato di Neosperiecelab.

Voce ai giovani

«Con questi incontri – spiegano gli organizzatori – l’Hub della Conoscenza vuole dar voce ai giovani per affermare un dialogo in grado di avvicinare le loro percezioni e posizioni a quelle degli adulti e, più in generale delle imprese, così da rendere possibile una prima condivisione circa il percorso necessario per una gestione sostenibile ed equilibrata dei processi di trasformazioni digitale sempre più rilevanti a tutti i livelli della società».

In riferimento all’incontro di venerdì, poi, si sottolinea come «le tecnologie digitali hanno inciso in misura ancora più profonda sui meccanismi di apprendimento e sulle attività di tutti i giorni della cosiddetta Generazione Z. Il fatto di essere nativi digitali rende questi ragazzi diversi anche rispetto a persone con pochi anni in più: vivono le esperienze mediali secondo una prospettiva priva di frizioni tra mondo analogico e digitale, gestiscono processi lavorativi privilegiando il mondo digitale, gestiscono le interazioni sociali in una prospettiva omnicanale».

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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