Hub della conoscenza, «Grande opportunità, bisogna fare rete»
Di fronte alla complessità delle sfide a cui il nostro territorio è atteso, specialmente nei prossimi anni, l’unica strada possibile è fare rete. E il sostegno delle istituzioni in questo passaggio significativo non mancherà di certo.
È questo il refrain che accomuna i rappresentanti degli enti locali, che, a diverso titolo, sono intervenuti ieri mattina innanzi al pubblico riunito al Cassa Padana Forum per il battesimo ufficiale dell’Hub della Conoscenza. Un impegno sostanziale e non solo di facciata, manifestato in primis dalla prefetta Maria Rosaria Laganà, che per la prima volta ha avuto modo di conoscere il progetto: «Un interessante esperimento di delocalizzazione dei centri di formazione, che permette di valorizzare e rendere competitivo il territorio a partire dai giovani».
I ragazzi
Già, i giovani, più volte evocati nella sala del Forum della bcc lenese quali destinatari, ma soprattutto protagonisti del progetto. A loro si è rivolto Roberto Saccone, presidente della Camera di Commercio: «La complessità delle sfide a cui siamo chiamati a far fronte richiede che i giovani siano parte attiva per evitare la desertificazione dei nostri Comuni. Mettere in campo infrastrutture non solo materiali come l’Hub è sicuramente un primo passo in tale direzione».
Sulla necessità di coinvolgere le giovani generazioni hanno posto l’accento anche l’assessore regionale alla Formazione e al Lavoro, Simona Tironi, e il collega all’Ambiente, Giorgio Maione: «L’Hub della Conoscenza – hanno sostenuto – rappresenta un ideale ponte di collegamento tra mondo della conoscenza e della formazione da un lato e mondo del lavoro e delle imprese dall’altro. Per questo occorre favorire la più ampia collaborazione tra chi si occupa di istruzione e formazione e chi opera nel mondo del lavoro, con un occhio alla sostenibilità ambientale e alla transizione ecologica».
Provincia e Comuni
Fin dalla sua gestazione l’Hub della Conoscenza ha avuto l’appoggio, oltreché della Regione, della Provincia di Brescia e dell’Associazione dei Comuni Bresciani. Come ha posto in evidenza il presidente della Provincia, Emanuele Moraschini, «è importante passare dagli slogan alle azioni concrete: questa cerimonia è un esempio in tal senso, perché per fare sistema è necessario che tutti gli attori in campo operino sinergicamente».
Anche Cristina Tedaldi, nella doppia veste di sindaca di Leno e di presidente dell’Associazione dei Comuni Bresciani, visibilmente emozionata nel vedere un luogo storico e significativo della comunità lenese assumere nuova vita (Villa Seccamani), ha richiamato «l’ineludibile necessità di stringere sinergie amministrative tra i Comuni, specialmente tra i più piccoli, per rendere efficace la pubblica amministrazione».
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