Hub della conoscenza a Futura: come è andata l’indagine sui giovani

Luca Gervasio, Matilde Senatore (redazione Hub)
Quali sono le priorità dei ragazzi quando pensano al loro futuro? In che modo queste differiscono rispetto agli adulti? Ecco le risposte
Giovani protagonisti con Hub della conoscenza a Futura Expo - Foto New Reporter Comincini © www.giornaledibrescia.it
Giovani protagonisti con Hub della conoscenza a Futura Expo - Foto New Reporter Comincini © www.giornaledibrescia.it
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Quali sono le priorità dei giovani quando pensano al loro futuro? In che modo queste differiscono rispetto agli adulti L’indagine realizzata dall’Hub della Conoscenza a Futura Expo ha raccolto le numerose opinioni delle nuove generazioni in riferimento ai temi dello sviluppo ambientale, sociale, economico e tecnologico del territorio.

L’analisi dei risultati mostra che il 72% delle risposte proviene dagli under 35. Essa evidenzia, inoltre, un quadro sfaccettato: da un lato emergono le prospettive di un avvenire ricco di aspirazioni e sogni, ma dall’altro non si possono escludere i timori legati alle incertezze globali.

In un mondo in rapida trasformazione, si vuole trovare un equilibrio tra desiderio di realizzazione personale e necessità di sicurezza. Ecco, quindi, che il questionario diventa una risorsa interessante per comprendere la prospettiva giovanile rapportata a queste tematiche e all’idea di domani dell’area bresciana.

Criteri nella scelta del lavoro: cosa è veramente importante?

Quando si parla di lavoro, i giovani sembrano avere criteri ben definiti. Gli elementi essenziali per scegliere una professione includono stabilità economica, benessere personale e possibilità di crescita. La sicurezza finanziaria è un fattore determinante, spesso più importante dell’eventuale prestigio di un impiego o della possibilità di fare un lavoro particolarmente stimolante.

È interessante notare come il contesto familiare influenzi le risposte: chi proviene da una situazione economica agiata tende a privilegiare la realizzazione personale, mentre chi affronta difficoltà economiche dà priorità alla sicurezza lavorativa. Questo divario riflette una realtà concreta: chi ha maggiori garanzie alle spalle può permettersi di rischiare, inseguendo passioni e aspirazioni, mentre chi vive un contesto più incerto deve concentrarsi su una stabilità immediata.

La sfida del settore agroalimentare

Quando si pensa alla provincia di Brescia si pensa spesso al contesto agricolo. Si tratta di un’attività importante sul territorio, legata alle tradizioni e all’identità dei suoi abitanti.

È per tale motivo che tra le domande dell’indagine ce n’è una proprio sul settore agroalimentare. La risposta formulata dai dati è chiara e può essere riassunta in una sola frase: l’ambito agroalimentare è la strategia cardine del territorio, che, tuttavia, merita di essere sviluppata in quanto importante opportunità. Da ciò emerge, dunque, l’estrema lucidità della popolazione, consapevole della situazione attuale del comparto e della sua potenziale crescita.

La fiducia nelle aziende

In merito al concetto di sostenibilità industriale il pubblico è stato interrogato sui fattori che contribuiscono a creare un rapporto di fiducia con le imprese.

Al primo posto si attestano le certificazioni ambientali con il 17% dei consensi, sentimento che potrebbe essere ridefinito con la volontà di prove tangibili che attestino i traguardi aziendali. In ordine decrescente si incontrano poi i progetti sociali ed ecologici e il benessere dei dipendenti, entrambi al 16%, la limpidezza nella filiera produttiva con il 15% e la sensibilizzazione dei consumatori e la trasparenza dei report, rispettivamente con il 14% e il 13%. Concludono la scaletta i piani volti alla riduzione delle emissioni di carbonio, i quali, fermandosi al 9%, sembrano marcare un impatto minore, rispetto a quanto si immaginerebbe.

Dove si informano le nuove generazioni?

Nel mondo iperconnesso di oggi, l’accesso all’informazione è immediato, ma non sempre approfondito. I social media e i siti web rappresentano le principali fonti di notizie per i giovani, che prediligono contenuti brevi, diretti e facilmente fruibili. Tuttavia, i giornali e le riviste – sia in formato cartaceo che digitale – continuano a mantenere un ruolo rilevante, sebbene più ridotto rispetto al passato.

La tv e la radio, invece, stanno progressivamente perdendo appeal, soprattutto tra le fasce più giovani. Le nuove generazioni dedicano loro sempre meno attenzione, preferendo piattaforme più dinamiche, che consentono una fruizione personalizzata dei contenuti.

Un aspetto interessante riguarda l’uso dei podcast, che restano poco utilizzati sia dai giovani che dagli adulti over 35. Sebbene non vengano percepiti come strumenti di informazione primaria, il loro ruolo di mezzo di approfondimento sta crescendo. Questo riflette un cambiamento nelle modalità di consumo: mentre i social media e la TV puntano su un impatto immediato e visivo, i podcast offrono un’esperienza più rilassata e riflessiva, spesso ascoltata mentre si svolgono altre attività.

I fattori della crescita territoriale

Il risultato della domanda posta sugli elementi di sviluppo del territorio ha individuato tre campi su cui si deve puntare.

In primo luogo appare l’innovazione tecnologica, strumento ormai essenziale in tutte le realtà, dalle imprese fino alla Pubblica Amministrazione. A seguire vengono indicate in parità l’attenzione alla sostenibilità e una fondamentale istruzione di qualità. Hanno minore rilievo, invece, l’offerta culturale e la crescita industriale. Attraverso ciò, quindi, è possibile notare ancora una volta le basi ideologiche di questa era: la tecnologia, l’ambiente e la scuola.

Quali sono le principali preoccupazioni per il futuro?

Guardando al domani, emergono tre grandi preoccupazioni che condizionano la visione del futuro:

  • L’instabilità geopolitica. In un mondo segnato da conflitti, crisi diplomatiche e tensioni internazionali, la situazione geopolitica rappresenta una fonte di ansia. Tuttavia, dal sondaggio emerge che questa preoccupazione è più sentita dagli over 35, mentre i giovani sembrano meno coinvolti o meno informati. Per molti di loro, la politica internazionale appare distante, nonostante le sue conseguenze economiche siano evidenti nella vita quotidiana.
  • La ricerca di un lavoro stabile. Il timore di non riuscire a trovare un impiego sicuro e soddisfacente è tra le ansie più diffuse tra i giovani. L’ingresso nel mondo del lavoro è percepito come un momento di grande incertezza, in cui le aspettative spesso si scontrano con una realtà più complessa e meno prevedibile.
  • Il cambiamento climatico. Sebbene l’emergenza ambientale sia riconosciuta come una problematica importante, la percezione del rischio climatico sembra essere in parte oscurata da altre urgenze globali. La crisi economica, le guerre e l’instabilità sociale finiscono per spostare l’attenzione su problemi più immediati, relegando il tema ambientale a una preoccupazione secondaria per il futuro.

Come le persone vedono il proprio futuro?

Le risposte a questa domanda rivelano una forte ambivalenza: da un lato c’è speranza, dall’altro incertezza. Molti giovani sognano un futuro di realizzazione e crescita personale, ma temono di non riuscire a trovare un equilibrio tra lavoro, stabilità economica e benessere. Questa dicotomia riflette una condizione generale della società contemporanea: le opportunità esistono, ma sono spesso accompagnate da un senso di precarietà che rende più difficile guardare al futuro con serenità.

Il desiderio di futuro

Sommariamente l’indagine evidenzia il quadro sul quale poggiano le grandi questioni di attualità delle giovani generazioni.

Nonostante le sfide e le incertezze, alcuni valori fondamentali vengono mantenuti saldi. Famiglia, salute, benessere e felicità sono in cima alla lista delle priorità. Il benessere mentale e fisico è percepito come una parte essenziale della vita, accanto agli obiettivi professionali e di realizzazione personale. I giovani si muovono tra ambizioni e paure, tra desiderio di indipendenza e necessità di sicurezza. Il loro rapporto con il lavoro, l’informazione e il futuro è influenzato dalla ricerca di stabilità e dalla qualità dello stile di vita.

In un mondo che cambia rapidamente, la vera sfida sarà riuscire a trasformare queste aspirazioni in opportunità reali. L’auspicio è che ci si diriga sempre più verso un’ottica di sostenibilità non solo ambientale, ma anche economica e sociale.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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