Come funziona la Comunità Montana del Sebino Bresciano

Gabriele Gregorini (redazione Hub della Conoscenza)
Un esempio virtuoso di come la collaborazione tra comuni possa portare benefici tangibili e duraturi
La sede della Comunità montana del Sebino bresciano
La sede della Comunità montana del Sebino bresciano
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La Comunità Montana del Sebino Bresciano è un esempio virtuoso di come la collaborazione tra comuni possa portare benefici tangibili e duraturi. In un'intervista con il presidente della Comunità Montana Marco Ghitti e l’assessore Danilo Serioli emergono i numerosi vantaggi di far parte di questa realtà sovracomunale. Vantaggi per i comuni e valorizzazione culturale: fondate nel 1971 le comunità montane hanno l’obiettivo di garantire uno sviluppo socioeconomico delle zone di montagna al pari degli altri territori, cercando di ridurre il divario tra la realtà montana, meno avvantaggiata rispetto ad altre realtà come la pianura.

Inizialmente la comunità Montana del Sebino Bresciano si occupava soprattutto di settore agricolo, ma nel tempo si è sviluppata arrivando a coordinare e gestire attività di svariato tipo. Inoltre, contrariamente a quanto si potrebbe pensare, l'identità culturale dei singoli comuni non è andata persa, anzi, è stata valorizzata. Ogni paese ha mantenuto le proprie peculiarità e unicità. Anzi, proprio grazie all'ente comunità montana queste caratteristiche sono promosse in un'ottica di sviluppo non solo economico, ma anche turistico e sociale.

Attività gestite dalla comunità

La Comunità Montana del Sebino Bresciano gestisce una serie di servizi e attività che difficilmente potrebbero essere gestiti dai singoli comuni, tra cui:

  • SUAP (Sportello Unico delle Attività Produttive)
  • SUE (Sportello Unico dell'Edilizia)
  • CUC (Centrale Unica di Committenza)
  • Pratiche sismiche
  • Segretariato sociale in forma associata
  • Raccolta e istruttoria delle denunce di taglio boschi pubblici e privati
  • Gestione interventi di miglioramento forestale
  • Redazione e gestione del Piano di Indirizzo Forestale (P.I.F.)
  • Sostegno all'attività del Consorzio Forestale Sebino
  • Gruppo Intercomunale di Protezione Civile
  • Pratiche per il Vincolo Idrogeologico
  • Interventi a sostegno dell'agricoltura montana
  • Rifacimento della sentieristica escursionistica

Inoltre la Comunità Montana ha il compito di ricercare, concretizzare e riservare al territorio bandi ministeriali e regionali, permettendo di distribuire risorse preziose all’interno delle comunità che ne fanno parte. Quindi la comunità montana ricopre anche un fondamentale ruolo politico per instaurare un rapporto costante e costruttivo con gli enti superiori come Regione Lombardia, dalla quale arrivano la quasi totalità delle risorse.

Protezione civile

Un intervento della Protezione civile - © www.giornaledibrescia.it
Un intervento della Protezione civile - © www.giornaledibrescia.it

Il gruppo intercomunale di protezione civile è un esempio unico di collaborazione, in cui i gruppi comunali sono stati assorbiti da un'unica realtà, comprendendo anche comuni esterni alla Comunità Montana, come Provaglio. Questo approccio comunitario permette di ridurre i costi legati alle macchine, le attrezzature, la gestione del personale e di garantire un servizio in grado di intervenire tempestivamente in tutto il territorio.

E se non ci fosse mai stata la comunità montana? Far parte della comunità montana non è una scelta dei comuni, ma è frutto di una legge nazionale poi disciplinata dal Testo Unico sugli Enti Locali (art. 27 del D.Lgs. 18 agosto 2000). Però a detta di Marco Ghitti, presidente della Comunità Montana del Sebino Bresciano, «sul Sebino molto probabilmente i comuni si costituirebbero in associazione o in un consorzio ugualmente perché progettualità condivise hanno un valore nettamente superiore e singolarmente si fatica a espletare anche le funzioni e le attività ordinarie».

Sostenibilità e comunità energetica

Pannelli solari - © www.giornaledibrescia.it
Pannelli solari - © www.giornaledibrescia.it

La Comunità Montana del Sebino Bresciano inoltre si impegna a promuovere la cultura della sostenibilità, incoraggiando l'uso responsabile delle risorse e la riduzione degli sprechi. Un esempio concreto è la creazione della Comunità Energetica Rinnovabile (Cer) che unisce 5 comuni del Sebino Bresciano.

Questa rappresenta un importante passo avanti verso l'autoproduzione di energia rinnovabile e la riduzione della dipendenza dai grandi produttori e distributori internazionali. La Cer consiste in una rete di produttori e consumatori di energia, la quale viene scambiata direttamente sul territorio, permettendo a tutti di agevolare di energia green localmente prodotta, riducendo così i rischi legati all'innalzamento improvviso dei costi derivanti da crisi geopolitiche internazionali. Inoltre il profitto derivato dalla vendita interna dell’energia rimane alla comunità energetica e viene distribuito tra i comuni che ne fanno parte per attività di sviluppo sociale.

Questa iniziativa attualmente è ancora in fase di sviluppo, ma «promette bene e l’adesione è buona» come conferma l’assessore Danilo Serioli. Questo progetto non avrebbe mai preso piede senza il supporto e la coordinazione forniti dalla comunità montana, la quale, ancora una volta, ricopre un ruolo fondamentale.

In conclusione, l'esperienza della Comunità Montana del Sebino Bresciano dimostra che l'unione tra comuni può portare a risultati straordinari. I vantaggi in termini di sviluppo economico, preservazione culturale e sostenibilità sono evidenti.

I sindaci della Bassa bresciana potrebbero prendere esempio da questa realtà virtuosa e considerare seriamente l'opportunità di aggregarsi in unioni sovracomunali per il bene delle loro comunità e del loro territorio.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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