Piano Transizione 5.0, la comunicazione preventiva è il primo step

Bertolotti (Ibs Consulting): «Al momento prenotati 70 milioni di crediti: dal Gse la risposta in 5 giorni»
Supportati anche investimenti in automazione - © www.giornaledibrescia.it
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Il Piano Transizione 5.0 si pone l’obiettivo di affrontare due delle più grandi sfide del nostro tempo: la trasformazione digitale delle imprese e la sostenibilità energetica. Ma quale è la procedura per accedere al credito d’imposta? Quali documentazioni e scadenze ci sono per le imprese? Ne parliamo con Alberto Bertolotti, ad di Ibs Consulting, società di consulenza per la finanza agevolata.

L’agevolazione - ricordiamo - concede un «tax credit» fino al 45% in base al risparmio energetico certificato che porta il nuovo impianto. «La procedura per accedere all’agevolazione non è semplice, una volta pianificato il progetto di innovazione, è necessario trasmettere una comunicazione preventiva - spiega Bertolotti -. Le imprese devono fare particolare attenzione in quanto le comunicazioni non possono avere come oggetto progetti di innovazione con investimenti in beni o attività diversi da quelli oggetto della comunicazione trasmessa».

La comunicazione

La richiesta deve contenere le informazioni necessarie a individuare i soggetti beneficiari, ovvero: il progetto di innovazione, la data di avvio e di completamento, gli investimenti agevolabili e il relativo ammontare, nonché l’importo del credito d’imposta potenzialmente spettante. «Ricordiamo che l’importo è influenzato dalla percentuale di riduzione dei consumi e può andare dal 35% al 45% della spesa. Non solo, la comunicazione preventiva deve essere corredata dalla certificazione del tecnico che attesta il rispetto della riduzione dei consumi e la percentuale. Quindi viene trasmessa in via telematica, attraverso la piattaforma informatica «Transizione 5.0», accessibile tramite Spid nel sito del Gse.

La verifica

Le imprese dovranno poi attendere che il Gse faccia la verifica del corretto caricamento dei dati e della completezza dei documenti. «I fondi sono ancora ampiamente disponibili - precisa Bertolotti -. Nelle prime settimane di utilizzo sono stati prenotati poco più di 70 milioni di crediti d’imposta, cifra molto contenuta».

La comunicazione del Gse con l’importo del credito d’imposta prenotato arriva entro cinque giorni dalla trasmissione della richiesta preventiva. «In caso di dati non correttamente caricati, di documentazione o informazioni incomplete o non leggibili, il Gse comunica alle imprese i dati e la documentazione da integrare nel termine di dieci giorni».

L’acconto

Le imprese dovranno dimostrare di aver ottemperato all’obbligo di versare il 20% di acconto: «Il decreto prevede che le imprese debbano inviare entro 30 giorni dalla ricezione della comunicazione del Gse, una nuova comunicazione relativa all’effettuazione degli ordini accettati dal venditore con pagamento a titolo di acconto, in misura almeno pari al 20% del costo dell’investimento. Senza questa comunicazione si perde il diritto ad accedere al contributo».

Il Gse avrà nuovamente cinque giorni per trasmettere alle imprese la conferma dell’importo del credito d’imposta prenotato ovvero, nel caso di comunicazioni dalle quali risulta una riduzione dell’importo degli investimenti individuati nella comunicazione preventiva, il nuovo e minore importo del credito d’imposta prenotato.

Una volta completato il progetto le imprese trasmetteranno la comunicazione con la data di effettivo completamento, l’ammontare agevolabile degli investimenti effettuati e l’importo del relativo credito d’imposta. La comunicazione di completamento dovrà essere corredata, tra l’altro, da certificazione finale del tecnico che conferma che il progetto è in linea con quanto preventivato e dalla perizia di interconnessione dei beni nonché dalla certificazione dei costi. «Il Gse, verificato il corretto caricamento dei dati, comunicherà entro dieci giorni alle imprese l’importo del credito d’imposta utilizzabile in compensazione, che non potrà eccedere quello prenotato».

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