Piano 5.0: gli ingegneri mettono in campo un team di esperti

Vista la complessità della Transizione 5.0, l’Ordine degli ingegneri di Brescia ha costituito un gruppo di lavoro interdisciplinare per affrontare la nuova sfida
Il Consiglio dell’Ordine degli Ingegneri di Brescia
Il Consiglio dell’Ordine degli Ingegneri di Brescia
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La Transizione 5.0 interesserà, anzi già interessa, tutti i settori e tutte le professioni. A partire dall’ingegneria perché, tra le figure abilitate al rilascio delle certificazioni tecniche necessarie per l’applicazione del Piano Transizione 5.0, gli ingegneri sono indubbiamente in prima fila, ma con un grado di complessità maggiore rispetto al passato, che pone i professionisti di fronte a una nuova sfida.

Da 4.0 a 5.0

Se con la precedente Transizione 4.0 era richiesta una specifica competenza in ambito tecnologico-industriale e informativo, per la verifica del soddisfacimento dei requisiti richiesti dalla nuova norma ai tecnici abilitati viene chiesto di affiancare alla verifica della rispondenza ai requisiti 4.0 anche quella del risparmio energetico della struttura produttiva o del processo interessato dall’investimento. Verifica che va effettuata in prima battuta, ex ante, quando si intraprende il progetto di innovazione, e da confermare poi, ex post, quando l’investimento è stato completato.

L’Ordine degli ingegneri di Brescia è già al lavoro da tempo: da inizio anno si sono susseguiti in modo serrato gli approfondimenti nelle commissioni, via via che i vari provvedimenti sono stati emanati. Le commissioni, organi consultivi e operativi del consiglio dell’Ordine, sono istituite per sviluppare attività utili alla professione e allo sviluppo del territorio.

Una commissione

Vista la complessità della Transizione 5.0, l’Ordine ha costituito un gruppo di lavoro interdisciplinare, cui partecipano le commissioni Energia, Economico estimativa, Innovazione, Industriale e Transizione 4.0, a rappresentare le varie competenze e professionalità.

«L’obiettivo del team – spiega la presidente Laura Boldi – è affiancare il consiglio e i colleghi nello studio della materia, approfondendo vari ambiti: tecnologia, digitalizzazione 4.0, innovazione, energia e aspetti economici. Rappresentando uno strumento di confronto per quei colleghi che hanno necessità di chiarimenti e approfondimenti e organizzando eventi formativi».

In ottobre partirà un ciclo di seminari con cadenza mensile, sul Piano Transizione 5.0, che vedrà coinvolte tutte le commissioni del gruppo di lavoro e che affronterà gli aspetti della normativa con approccio interdisciplinare. La norma fa riferimento a professionisti con «competenze e comprovata esperienza nell’ambito dell’efficienza energetica dei processi produttivi».

«Al momento – chiarisce Maria Grazia Cerchia, coordinatrice del gruppo – il ministero non ha specificato in modo univoco cosa s’intenda per comprovata esperienza, per questo l’obiettivo dell’Ordine di Brescia è offrire ai colleghi e alla popolazione, tramite i professionisti, le competenze necessarie per affrontare la nuova sfida con padronanza, autorevolezza e professionalità».

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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