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Wwf: «Il fotovoltaico fa bene alle aziende ma anche a piante e animali»

La Redazione Web
Lo sostiene in un report l’associazione ambientalista, spiegando come il solare possa generare microclimi e microhabitat
Benefici anche per gli insetti impollinatori - © www.giornaledibrescia.it
Benefici anche per gli insetti impollinatori - © www.giornaledibrescia.it
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Dalle piante agli insetti impollinatori, passando per il suolo e i piccoli vertebrati, il fotovoltaico non è solo uno dei principali motori della transizione energetica, ma può anche portare numerosi benefici alla biodiversità. Lo afferma lo studio del Wwf «Un’energia che fa bene alla natura».

Il report contiene diverse prove di come il solare possa contribuire a una produzione di energia compatibile con la salvaguardia della natura e delle persone, spiega l'associazione ambientalista in una nota.

Un pannello fotovoltaico - © www.giornaledibrescia.it
Un pannello fotovoltaico - © www.giornaledibrescia.it

Per quanto riguarda gli organismi vegetali, per esempio, la struttura dei moduli fotovoltaici, modificando parametri come temperatura, umidità, precipitazioni nelle aree sottostanti, può generare particolari microclimi che possono favorire anche piante autoctone, alcune specie nelle aree sottostanti le file di moduli e altre negli spazi interfilari. Il fotovoltaico può quindi anche essere utile per le aziende.

Combinati

La comunità scientifica, spiega il Wwf, suggerisce che la combinazione di sistemi fotovoltaici con le pratiche agricole è in grado di aumentare la produttività dei terreni del 60-70%, incrementandone il valore economico fino al 30% rispetto all’agricoltura convenzionale. Può favorire anche gli insetti impollinatori sia direttamente, attraverso la creazione di nuovi microhabitat, sia indirettamente attraverso la diversificazione delle piante.

Si stima che solo in Europa il valore economico del servizio di impollinazione ammonti a circa 22 miliardi, di cui più del 10% (2,5 miliardi) in Italia. Tra i potenziali benefici per il suolo e la sua fauna c’è inoltre l’aumento del sequestro di carbonio attraverso la promozione diretta della biomassa vegetale e del contenuto di carbonio organico del suolo nelle aree intorno ai pannelli fotovoltaici.

Per quanto riguarda i piccoli vertebrati un apporto fondamentale è dato dalla progettazione e della gestione dell’impianto e dalla possibilità di integrare strutture per lo svernamento, per la riproduzione, per la nutrizione o anche per nascondersi.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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